Audizione parlamentare del ministro sulla manovra: confermara l'imminente approvazione di un quarto decreto ristori da 8 miliardi di euro. Verrà deciso il rinvio di diverse scadenze fiscali anche per le aziende che hanno subito un calo dei ricavi pur non essendo direttamente coinvolte dalle chiusure. La crescita del 2021 potrebbe essere inferiore a quanto previsto sinora
Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha ribadito questa sera in audizione che il governo si accinge a varare un provvedimento del valore di 8 miliardi di euro con nuove misure a sostegno dei settori più colpiti dalla pandemia. Il “ristori quater” dovrebbe essere varato dal Consiglio dei ministri di venerdì prossimo e conterrà misure, a cominciare dal rinvio di diverse scadenze fiscali, destinate “non solo ai settori direttamente interessati dalle misure restrittive ma a tutti i settori economici con perdite“. Il decreto potrà essere approvato in Cdm solo dopo che il Parlamento avrà approvato il nuovo scostamento di bilancio, necessario per reperire le risorse indicate. “Siamo pronti a confrontarci con le forze politiche che in Parlamento vorranno avere un approccio costruttivo, a partire dalle misure di rinvio delle scadenze tributarie e altre eventuali misure, che sarà possibile inserire nel decreto ristori quattro”, ha affermato questa sera il ministro. Per essere approvato lo scostamento di bilancio richiede un voto a maggioranza assoluta. Nei giorni scorsi il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha prospettato la possibilità di votare a favore se il nuovo provvedimento conterrà misure a favore anche dei lavoratori autonomi.
Quanto alle cifre della legge di bilancio per il 2021, Gualtieri ha affermato che “La manovra attua una significativa espansione di bilancio di circa 39 miliardi, 24,6 miliardi con le misure nell’ambito del maggior deficit e ulteriori 14,5 attraverso l’impiego delle risorse del Next generation Eu”. La legge di bilancio prevede anche lo stanziamento di 2,5 miliardi aggiuntive per la sanità che vanno a sommarsi “alle risorse assegnate con i precedenti interventi normativi che già davano 1,2 miliardi nel 2021”. Una manovra “ambiziosa e di portata e ampiezza senza precedenti nella storia recente”, la definisce il ministro, che potrebbe mobilitare risorse fino a 70 miliardi di euro.
Dopo il “forte stimolo fiscale per tutto il tempo necessario” concordato con l’Unione europea per reagire all’impatto della pandemia, nella fase successiva la spinta di bilancio verrà dagli investimenti e dalle “politiche volte a competitività ed equità. Il governo “punterà a ridurre il deficit di bilancio, eventuali riduzioni delle aliquote verranno dai proventi della lotta all’evasione e da interventi di razionalizzazione della spesa”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Gualtieri ha spiegato che “il debito tornerà quantomeno ai livelli pre-crisi entro la fine del decennio”
Pronti a rivedere le stime sul Pil – La crescita economica nel 2021 “potrà risentire di un effetto trascinamento più negativo” dal quarto trimestre 2020, ma dipenderà anche da “tempistica e modalità” del successivo rimbalzo, dagli sviluppi positivi sul fronte dei vaccini e dall’”impulso fornito da ulteriori misure”. In ogni caso, ha affermato il ministro, “il Governo valuterà l’opportunità di modificare le previsioni economiche”. Gualtieri ha spiegato che un calo del Prodotto interno lordo fino al 4% nel quarto trimestre 2020 non avrà impatti sull’attuale previsione per l’intero anno. “Contenere il virus è l’unico modo per salvare vite e per recuperare la fiducia” necessaria per la ripresa dell’economia ha spiegato Gualtieri. “Per le politiche di sostegno alle persone diversamente abili abbiamo rifinanziato il fondo Caregiver con uno stanziamento permanente a decorrere dal prossimo anno queste risorse consentiranno di promuovere la figura del caregiver universale attraverso interventi che riconoscono il suo valore per la società che potrebbero consistere nella retribuzione del lavoro domestico nelle sue diverse forme e in un sistema di agevolazione fiscale per consentire la totale deduzione delle spese sostenute per il lavoro di cura”, ha detto il ministro dell’Economia