Ue alora lì.
Settimana scorsa comincia con gli strascichi della sosta nazionali, con Morata che anche con la Spagna vede annullarsi gol, indovinate: per? Sì, fuorigioco. Alvaro, ma fallo un corso da Pippo Inzaghi, e che diamine.
Comunque la Spagna riesce ad umiliare per 6-0 la Germania: sono sicuro che dalle parti del Brasile l’abbiano accolta bene la notizia, dopo quell’umiliazione da parte dei crucchi al mondiale 2014. Ma non prendiamoci in giro, questa è stata la settimana delle scarpe della Lidl. Brutte, inutili ma inspiegabilmente hanno avuto gran mercato, come la carriera di Didac Vilà.
Ma le cose vanno meglio pensando alla nostra nazionale. Quanto mi rilassa pensare che alla Final four di Nations League ci vada Calabria e non Neuer, Van Dijk e Cristiano Ronaldo.
È stata anche la settimana dell’uscita della PlayStation 5, e così ci siamo immaginati a quali giochi noi malati di mente potessimo giocare su Next Gen.
E restando in tema PlayStation, quel mattacchione di Ibra, dopo aver castigato e martoriato i suoi compagni quando sbagliavano un passaggio, ha deciso di regalare proprio una PS5 a tutti i calciatori. Grazie Zlatan, ti ho mandato l’indirizzo in direct su Instagram ma non mi hai ancora visualizzato, risp grz ciao.
È già tempo di weekend in questa settimana noiosissima. Haaland vince il premio di miglior giovane del 2020 (e ci mancherebbe) aggiundicandosi il Golden Boy. Posso avere una versione da mobile di questo Haaland d’oro?
E se prima il sabato sera lo passavamo sui divanetti di un locale scrauso (perché a quello decente non ci facevano entrare), ora lo passiamo sul divano a vedere il posticipo di Serie A e poi Italia’s got talent con la stessa espressione di Gigione Nazionale.
La domenica invece procede nella norma: il Torino perde contro l’Inter dopo essere andata in vantaggio 0-2 (questa volta nulla da dire al Maestro, la sua conduzione di gara è stata perfetta. Infatti non era in panchina causa Covid), il Sassuolo vince ancora e sembra il nuovo Leicester e Zlatan in serata ne puccia due contro il Napoli e porta il Milan al primo posto. C’è solo una cosa ormai che può fermare Ibra: prendere la maglia numero 9. Clonatelo, vi prego.