Decreto penale per un 40enne lombardo portato in tribunale dal Comune. Il primo cittadino: "Tutelata la nostra comunità"
“Rimini ha un mare di merda“? Non si può dire. Lo ha deciso il tribunale della città della Romagna che ha condannato con un decreto penale per diffamazione nei confronti di un utente lombardo di 40 anni che si era lasciato andare a commenti poco lusinghieri attaccando anche gli albergatori. C’è anche una pena: una breve reclusione, convertita in pena pecuniaria più le spese processuali. A raccontare tutto questo, con soddisfazione, è il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi: “Una sentenza da rimarcare – argomenta – perché tutela la comunità riminese, i suoi operatori turistici, l’amministrazione comunale, che sul risanamento ambientale hanno investito e stanno investendo come nessun altro nel Paese. Perché è con il Piano di salvaguardia della balneazione ottimizzato e con il Parco del mare che si valorizza e si difende la nostra risorse naturale primaria, e non con altre proposte che non c’entrano nulla con le nostre spiagge e quei luoghi straordinari. Quindi, adesso, giù il cappello e rispettate il nostro mare”. Il primo cittadino ha ringraziato anche la presidente dell’Autorizzazione integrata ambientale, Patrizia Rinaldis e l’avvocato Maurizio Ghinelli “per avere portato avanti le ragioni della città e della categoria di fronte a frasi false e offensive, ottenendo una vittoria che rappresenta anche legalmente uno spartiacque, quasi configurandosi come una sorta di class action“.