Era “il migliore di noi” lo ricorda Debora Serracchiani. Andrea Simone Lerussi, udinese di Basaldella, giovane dirigente del Pd, è morto a 36 anni per una malattia incurabile, scoperta un anno fa. Lerussi, come ricorda il Messaggero Veneto, aveva iniziato a impegnarsi in politica come rappresentante degli studenti tra il 2007 e il 2009, come membro del Senato accademico e del consiglio di amministrazione dell’ateneo friulano. Poi l’attivismo tra le fila del Partito Democratico, fino alla candidatura alle elezioni provinciali del 2008. Primo dei non eletti, riuscì comunque a sedersi 15 mesi dopo sullo scranno di Debora Serracchiani, che nel frattempo fu eletta al Parlamento Europeo.

Originario di Basaldella, nel 2013 Lerussi si era laureato in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “L’affidamento dei servizi pubblici locali”. Ha lavorato in Regione come segretario particolare dell’assessore alle Infrastrutture, Mariagrazia Santoro e successivamente come addetto alla segreteria del Gruppo consiliare dei democratici. Fino a quando la malattia se l’è portato via. “Avevamo due caratteri diversi”, ha ricordato il capogruppo del Pd in consiglio comunale a Udine, Alessandro Venanzi, “ma la stessa convinzione che la politica era lo strumento per lasciare un mondo migliore a chi veniva dopo di noi. Una passione la nostra accompagnata dalla condivisione di valori che sono stati la guida quotidiana del nostro agire. Su tutto si poteva mediare, ma non su quelli”.

Tra i tanti messaggi di cordoglio anche quello del consigliere regionale del Friuli, Furio Honsell di Open ed ex rettore dell’università di Udine: “Lo conobbi nel 2007 come rappresentante degli studenti all’università di Udine – ricorda. Sin da allora manifestava spiccata intelligenza politica, impegno e preparazione. È una grande perdita per tutti. Il suo ricordo rimarrà per sempre un modello per chi crede che il senso della vita sia impegnarsi per un mondo migliore per tutti”.

(credit immagine: Twitter, Furio Honsell)

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