Isata: il prossimo anno primi segnali di ripresa ma anche il prossimo anno si chiuderà in perdita. Solo nel 2024 si rivedranno le cifre del periodo pre-pandemia. Su 65 milioni di lavoratori dell'industria aerea, uno su tre rischia il posto
Pesa 132 miliardi di euro la zavorra con cui volano e dovranno volare nel 2021 le compagnie aeree di tutto il mondo. E’ la stima aggiorna dalla Iata, l’Associazione internazionale del trasporto aereo, sulle perdite per il settore nel biennio 2020-2021. Le perdite proseguiranno nel 2021, anche se si può prevedere un miglioramento nel corso del prossimo anno spiega infatti l’Associazione. Solo nel 2020 il rosso sfiorerà i 100 miliardi di euro, lo scorso giugno la stessa Iata aveva stimato un perdita di circa 70 miliardi. A fine anno i passeggeri trasportati nel mondo dovrebbero essere 1,8 miliardi ovvero il 60% in meno del 2019. In pratica il settore ha fatto un balzo all’indietro di 17 anni, tornando ai valori del 2003. I ricavi da passeggeri si fermeranno a 160 miliardi di euro, mentre nel 2021 dovrebbero risalire fino a 380 miliardi, un dato che rimane comunque più basso del 35% rispetto agli incassi del 2019. Il numero passeggeri dovrebbe aumentare di circa un miliardo a quota 2,8 miliardi. Secondo la Iata gli aerei torneranno a riempirsi come nel 2019 non prima del 2024. Tiene viceversa il comparto trasporto merci che risulta anzi in crescita ma non è in grado di compensare gli effetti della flessione del trasporto passeggeri. Drammatica la situazione occupazionale. La stessa Iata ha diffuso in estate uno studio in cui si evidenzia come sui 65 milioni di lavoratori che nel mondo gravitano in qualche modo intorno all’industria del trasporto aereo, ben 25 milioni rischino di perdere il posto per quella che è la peggior crisi di sempre del settore.
In cassa soldi per reggere altri 8 mesi – Nonostante gli ingenti aiuti pubblici erogati dai governi di tutto il mondo, oltre 130 miliardi di euro, le compagnie, attualmente hanno soldi in cassa per 8,5 mesi anche se alcune ne hanno anche meno e ora arriva il periodo critico della stagione invernale. L’anno prossimo è previsto un assorbimento di risorse per 6,8 miliardi al mese nel primo semestre. Non manca comunque la fiducia. “I numeri non potrebbero peggiorare di molto. Ma c’è una via da seguire. Con il continuo sostegno finanziario dei governi per mantenere le compagnie aeree finanziariamente sostenibili e l’uso di test per consentire i viaggi senza quarantena, abbiamo un piano per superare immediatamente il peggio. E i progressi a lungo termine sui vaccini sono incoraggianti”, afferma il direttore generale della Iata Alexandre de Juniac.