“Scusa Giorgia”. “Scusa Alessio”. “Scusa Riccardo”. “Scusa Graziano”. “E che posso?”. “Io dico: perché?”. Benvenuti nel magico mondo dei Sandro Sabatini tapes. L’opinionista fisso di Pressing Serie A che ha sempre una risposta tortuosa, complicata, allusiva, insinuante, ipertrofica, gigantesca su tutto e per tutti. Per rispondere ad alcune semplici domande come ‘Alla Juve rimpiangono Allegri?’ Sabatini impiega attorno ai dodici minuti. Se invece si tratta dell’Inter di Conte, un giudizio così spassionato, un po’ ueh Sandro ma te che dici, riesce a superare agevolmente la mezz’ora. Sorriso a 32 denti che nemmeno Tom Cruise, occhio azzurro che Terence Hill si dovrebbe scansare, pochette nel taschino tra Montezemolo e Raimondo Vianello, Sabatini è un po’ come quegli invitati al matrimonio che si sbracciano sullo sfondo delle foto, come il compagno di classe che alza la mano spingendosela con quell’altra sempre più su per rispondere per primo alle domande del maestro.
Sandro il suo monologo lo vuole piazzare sempre. Guai che passi uno slot e si arrivi alla pubblicità senza aver marcato il territorio. Del resto a Pressing si fa sempre mezz’ora di Juve, mezza di Inter, mezza di Milan e poi una sveltina di un minuto e mezzo su cinquanta panchine di Serie A saltate, squadre in crisi, stadi che chiudono, presidenti che s’incazzano. Insomma, lo spazio largo per il Sabba è sempre assicurato. Ed è come il tunnel del Monte Bianco, la fossa delle Marianne, la scia multicolore luminosa di 2001 Odissea nello spazio. Prendetevi tre quattro ore e provate con noi a leggere alcuni esempi – letterali – tratti dalle ultime puntate di Pressing. Juventus-Verona 1 a 1. Commento generico alla partita. “Riccardo (Ferri ndr) hai fatto bene a dirlo. Tanto di cappello a Juric. Bellissimo il Verona. Una banda di ragazzini che però gioca bene. Per un’ora ha giocato meglio il Verona della Juventus. Ma è proprio questo il problema (quale? ndr). Però alla fine la Juventus è stata sfortunata. Però come è stata costruita questa squadra. Ha tanti giocatori in attacco, anche in sovrannumero (e li elenca… tutti ndr). Ronaldo, Dybala, Morata, Kulusevski, Chiesa, Bernardeschi, ecc… ecc… (dice proprio eccetera eccetera, come se ce ne fossero altri nascosti nella pochette ndr). Ha tanti giocatori sulle fasce poi vedi in difesa e è in difficoltà. Col Barcellona giochi solo con Demiral? Cioè io dico … (prima vera pausa suspense ndr) quello che non capisco (captatio elegante però ndr) e poi sto zitto, taccio, ne ho dette pure troppe, hai tenuto, fai conto, per dire, Rugani – ora non è che se c’era Rugani cambiava qualcosa (è una subordinata ndr) – però hai tenuto Rugani per 5 anni che non ti serviva a nulla… quest’anno giochi con la difesa a tre e c’hai difensori contati l’hai regalato: perché?”.
Ehi? Pronto? Ci siete ancora? Ripartiamo. L’aereo del ritorno è domani. Giorgia Rossi chiede: “In quanti rimpiangono Allegri alla Juventus?”. E subito prova a frenare Sabatini che già vede scalpitare. “Stefano? Alessio? Che dite?”. Ma niente, Sandro è la pistola più veloce del west. “Te lo dico io!”. La Rossi: “Dai Sandro”. Sabba time: “Due anni e mezzo fa, un anno e mezzo fa, c’erano alla Juventus i negazionisti di Allegri. Sai quelli che dicono che non c’è il virus? Io penso che una persona con un cervello normale dicevano voi siete impazziti. Ma adesso se ne stanno rendendo conto tutti, perché alla fine quello che si vede è che vincere tutti lo davano per scontato ma è faticoso, ogni anno è una storia diversa. Pirlo si sta trovando in situazioni in cui, capito, finora, oggi per la prima volta ha parlato di cantiere in costruzione. Tutti hanno avuto dei cantieri in costruzione ma poi li hanno costruiti”. Riceviamo in questo momento una telefonata di Eraldo Pecci. Sostiene di aver capito il senso del lungo pistolotto sabatiniano. Promette, Eraldo, di mandarci un fax (un fax? ndr) con una parafrasi (una parafrasi di Pecci? ndr) dell’intera risposta. Nella lunga attesa di Eraldo passiamo alla terza ed ultima risposta, per ora, visto che il campionato durerà mesi. La domanda semplice della Rossi, notate quanto è sintetica la nostra Giorgina proprio per lasciare spazio al Sabba, è: “Conte ha preso la strada giusta?”. Ca va sans dire, chi risponde? Sempre lui. “Poso il fiasco di vino, poso il limoncello, poso l’ammazzacaffè e tutto quello che dice Conte, perché non è solo una questione di furore agonistico (pausa con testa che rotea due volte di novanta gradi ndr) non è solo una questione di furore agonistico (il rafforzativo della ripetizione, elegante ndr) perché comunque a me piace anche vedere… sai quella volta che dice “che bella mossa che ha fatto”. Io ragazzi su certe sostituzioni resto quanto meno stupito (pausa ndr). Io non ho mai giocato a pallone e non me ne intendo (captatio again ndr) però quando vedo togliere Lautaro, autore del gol a Madrid e che ha giocato bene, per Lukaku che non stava in piedi… non stava i piedi (pausa ndr). Io dico: perché?”. (continua…)
HomeSport Calcio
Kitikaka – Sandro Sabatini, fenomenologia di un risponditore seriale
Piccolo stupidario del fine settimana calcistico, con il titolo che vuole essere un tributo (a modo nostro) alla fortunata trasmissione Mediaset - In questa puntata il ritratto dell’opinionista fisso di Pressing Serie A che ha sempre una risposta tortuosa, complicata, allusiva, insinuante, ipertrofica, gigantesca su tutto e per tutti.
“Scusa Giorgia”. “Scusa Alessio”. “Scusa Riccardo”. “Scusa Graziano”. “E che posso?”. “Io dico: perché?”. Benvenuti nel magico mondo dei Sandro Sabatini tapes. L’opinionista fisso di Pressing Serie A che ha sempre una risposta tortuosa, complicata, allusiva, insinuante, ipertrofica, gigantesca su tutto e per tutti. Per rispondere ad alcune semplici domande come ‘Alla Juve rimpiangono Allegri?’ Sabatini impiega attorno ai dodici minuti. Se invece si tratta dell’Inter di Conte, un giudizio così spassionato, un po’ ueh Sandro ma te che dici, riesce a superare agevolmente la mezz’ora. Sorriso a 32 denti che nemmeno Tom Cruise, occhio azzurro che Terence Hill si dovrebbe scansare, pochette nel taschino tra Montezemolo e Raimondo Vianello, Sabatini è un po’ come quegli invitati al matrimonio che si sbracciano sullo sfondo delle foto, come il compagno di classe che alza la mano spingendosela con quell’altra sempre più su per rispondere per primo alle domande del maestro.
Sandro il suo monologo lo vuole piazzare sempre. Guai che passi uno slot e si arrivi alla pubblicità senza aver marcato il territorio. Del resto a Pressing si fa sempre mezz’ora di Juve, mezza di Inter, mezza di Milan e poi una sveltina di un minuto e mezzo su cinquanta panchine di Serie A saltate, squadre in crisi, stadi che chiudono, presidenti che s’incazzano. Insomma, lo spazio largo per il Sabba è sempre assicurato. Ed è come il tunnel del Monte Bianco, la fossa delle Marianne, la scia multicolore luminosa di 2001 Odissea nello spazio. Prendetevi tre quattro ore e provate con noi a leggere alcuni esempi – letterali – tratti dalle ultime puntate di Pressing. Juventus-Verona 1 a 1. Commento generico alla partita. “Riccardo (Ferri ndr) hai fatto bene a dirlo. Tanto di cappello a Juric. Bellissimo il Verona. Una banda di ragazzini che però gioca bene. Per un’ora ha giocato meglio il Verona della Juventus. Ma è proprio questo il problema (quale? ndr). Però alla fine la Juventus è stata sfortunata. Però come è stata costruita questa squadra. Ha tanti giocatori in attacco, anche in sovrannumero (e li elenca… tutti ndr). Ronaldo, Dybala, Morata, Kulusevski, Chiesa, Bernardeschi, ecc… ecc… (dice proprio eccetera eccetera, come se ce ne fossero altri nascosti nella pochette ndr). Ha tanti giocatori sulle fasce poi vedi in difesa e è in difficoltà. Col Barcellona giochi solo con Demiral? Cioè io dico … (prima vera pausa suspense ndr) quello che non capisco (captatio elegante però ndr) e poi sto zitto, taccio, ne ho dette pure troppe, hai tenuto, fai conto, per dire, Rugani – ora non è che se c’era Rugani cambiava qualcosa (è una subordinata ndr) – però hai tenuto Rugani per 5 anni che non ti serviva a nulla… quest’anno giochi con la difesa a tre e c’hai difensori contati l’hai regalato: perché?”.
Ehi? Pronto? Ci siete ancora? Ripartiamo. L’aereo del ritorno è domani. Giorgia Rossi chiede: “In quanti rimpiangono Allegri alla Juventus?”. E subito prova a frenare Sabatini che già vede scalpitare. “Stefano? Alessio? Che dite?”. Ma niente, Sandro è la pistola più veloce del west. “Te lo dico io!”. La Rossi: “Dai Sandro”. Sabba time: “Due anni e mezzo fa, un anno e mezzo fa, c’erano alla Juventus i negazionisti di Allegri. Sai quelli che dicono che non c’è il virus? Io penso che una persona con un cervello normale dicevano voi siete impazziti. Ma adesso se ne stanno rendendo conto tutti, perché alla fine quello che si vede è che vincere tutti lo davano per scontato ma è faticoso, ogni anno è una storia diversa. Pirlo si sta trovando in situazioni in cui, capito, finora, oggi per la prima volta ha parlato di cantiere in costruzione. Tutti hanno avuto dei cantieri in costruzione ma poi li hanno costruiti”. Riceviamo in questo momento una telefonata di Eraldo Pecci. Sostiene di aver capito il senso del lungo pistolotto sabatiniano. Promette, Eraldo, di mandarci un fax (un fax? ndr) con una parafrasi (una parafrasi di Pecci? ndr) dell’intera risposta. Nella lunga attesa di Eraldo passiamo alla terza ed ultima risposta, per ora, visto che il campionato durerà mesi. La domanda semplice della Rossi, notate quanto è sintetica la nostra Giorgina proprio per lasciare spazio al Sabba, è: “Conte ha preso la strada giusta?”. Ca va sans dire, chi risponde? Sempre lui. “Poso il fiasco di vino, poso il limoncello, poso l’ammazzacaffè e tutto quello che dice Conte, perché non è solo una questione di furore agonistico (pausa con testa che rotea due volte di novanta gradi ndr) non è solo una questione di furore agonistico (il rafforzativo della ripetizione, elegante ndr) perché comunque a me piace anche vedere… sai quella volta che dice “che bella mossa che ha fatto”. Io ragazzi su certe sostituzioni resto quanto meno stupito (pausa ndr). Io non ho mai giocato a pallone e non me ne intendo (captatio again ndr) però quando vedo togliere Lautaro, autore del gol a Madrid e che ha giocato bene, per Lukaku che non stava in piedi… non stava i piedi (pausa ndr). Io dico: perché?”. (continua…)
Articolo Precedente
Sassuolo primo (per qualche ora) nel ricordo di Giorgio Squinzi. Ma non chiamatelo miracolo
Articolo Successivo
Ti ricordi… Il gol di testa segnato da Maradona al Milan 32 anni fa. E un bambino scrisse: “In fin dei conti i miracoli li ha fatti”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Ultimi articoli di FQ Sport
F1 & MotoGp
MotoGp, Marc Marquez domina in Thailandia: si fa superare dal fratello per evitare penalità, poi vince | Ordine di arrivo e classifica
Calcio
Napoli-Inter, il pari non cambia la classifica ma gli umori: la squadra di Conte ha più fame, Inzaghi non sa gestire l’emergenza
Calcio
Napoli-Inter, la sfida scudetto finisce 1-1: Billing risponde alla magia di Dimarco
Buriram, 2 mar. (Adnkronos) - Altra doppietta dei fratelli Marquez nel Gp della Thailandia di MotoGp. Dopo la Sprint Race i fratelli spagnoli hanno occupato le prime due posizioni anche nella gara lunga, con la Ducati ufficiale di Marc Marquez che fa doppietta davanti ad Alex Marquez, con la Ducati del Team Gresini, terza anche in gara l'altra Ducati ufficiale di Pecco Bagnaia, per il tris di ducatisti sul podio, a seguire Franco Morbidelli, poi l'Aprilia del rookie Ai Ogura, e Marco Bezzecchi, mentre sono usciti Acosta e Mir e si è ritirato Fernandez.
Marc Marquez parte bene e guadagna subito la testa della gara ma a circa 19 giri al termine, un po' a sorpresa, Alex Marquez passa il fratello, che sembra aver deliberatamente rallentato per farsi passare e mettersi in scia del fratello, forse per un problema di pressione gomme. Dopo aver seguito a pochi decimi il fratello, a tre giri dal termine, Marc passa il fratello e scappa via verso la seconda vittoria consecutiva e la testa della classifica mondiale. (segue)
Gaza, 2 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas insiste sulla necessità di attuare la seconda fase del cessate il fuoco con Israele, dopo che Israele ha approvato un'estensione temporanea della fase iniziale.
"L'unico modo per raggiungere la stabilità nella regione e il ritorno dei prigionieri è completare l'attuazione dell'accordo, iniziando con l'attuazione della seconda fase", ha affermato il leader di Hamas Mahmoud Mardawi.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Fulco Pratesi ha saputo non solo denunciare i mali che affliggono l'ambiente ma ha saputo esercitare una grande funzione pedagogica di informazione e formazione sui temi ambientali. Personalmente ricordo il grande contributo di consigli e di indicazioni durante il periodo in cui sono stato ministro dell'Ambiente e in particolare per l'azione che condussi per la costituzione dei Parchi nazionali e per portare la superficie protetta del paese ad un livello più europeo. Ci mancherà molto". Lo afferma Valdo Spini, già ministro dell'Ambiente nei Governi Ciampi e Amato uno.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Le immagini che arrivano dalla città di Messina, dove si sono verificati scontri tra Forze dell'Ordine e manifestanti nel corso di una manifestazione no ponte, mi feriscono come messinese e come rappresentante delle istituzioni. Esprimo tutta la mia solidarietà alle Forze dell'Ordine e all'agente ferito, cui auguro una pronta guarigione, e condanno fermamente quanto accaduto. Esprimere il proprio dissenso non autorizza a trasformare una manifestazione in un esercizio di brutalità”. Lo afferma la senatrice di Fratelli d'Italia Ella Bucalo.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - “Inaccettabile quanto accaduto oggi a Messina in occasione del corteo contro la costruzione del Ponte sullo Stretto. Insulti, intolleranza, muri del centro imbrattati con scritte indegne, violenze contro le Forze dell’Ordine. È assurdo manifestare con simili metodi, coinvolgendo personaggi che nulla possono avere a che fare con il normale confronto democratico. Ferma condanna per quanto accaduto, e solidarietà alle Forze dell’Ordine che hanno gestito con grande professionalità i momenti più tesi della giornata”. Così Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Siamo orgogliosi della nostra Marina militare italiana che, con il Vespucci, ha portato nel mondo le eccellenze e i valori del nostro Paese. Bentornati a casa: la vostra impresa, che ho avuto la fortuna di poter vivere personalmente nella tappa di Tokyo, è motivo di vanto per ogni italiano. Grazie!” Così il capogruppo della Lega in commissione Difesa alla Camera Eugenio Zoffili.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Di fronte a quanto sta avvenendo nel mondo, agli stravolgimenti geopolitici e all’aggressione subita ieri alla Casa Bianca dal presidente ucraino, troviamo gravi e fuori luogo le considerazioni dei capigruppo di Fdi. Non è una questione di contabilità ma di rispetto verso il Parlamento. E in ogni caso la premier Meloni è venuta a riferire in Parlamento solo prima dei Consigli europei, come hanno fatto tutti gli altri suoi predecessori, perché era un suo dovere. E da oltre un anno e mezzo non risponde alle domande libere di un Premier time in Aula. Oggi siamo di fronte ad una gravissima crisi internazionale e alla vigilia di un Consiglio europeo che dovrà prendere decisioni importanti per l’Ucraina e per l’Europa. Dovrebbe essere la stessa Giorgia Meloni a sentire l’urgenza di venire in Aula per dire al Paese, in Parlamento, non con un video sui social, da che parte sta il Governo italiano e quale contributo vuole dare, in sede europea, per trovare una soluzione". Lo affermano i capigruppo del Pd al Senato, alla Camera e al Parlamento europeo Francesco Boccia, Chiara Braga e Nicola Zingaretti.
"Per questo -aggiungono- ribadiamo la nostra richiesta: è urgente e necessario che la presidente del Consiglio venga in Aula prima del Consiglio europeo del 6 marzo. Non si tratta di una concessione al Parlamento, che merita maggior rispetto da parte degli esponenti di Fdi e di Giorgia Meloni che continua a sottrarsi al confronto”.