“Una sentenza molto forte” ma che fa sì che “io riceva il giusto rispetto”. Così Marco Tuttolomondo, rider di Palermo che per primo è diventato a tutti gli effetti lavoratore subordinato, a tempo indeterminato e con regolare contratto, dell’azienda Glovo, parla della storica sentenza che lo ha riconosciuto come dipendente. Tuttolomondo ha 49 anni, è sposato ed ha figli, ed è iscritto alla Nidil Cgil, categoria dei lavoratori atipici. All’Ansa ha raccontato la sua storia con l’azienda, per la quale ha lavorato dal 2018 con un contratto autonomo, come i suoi colleghi, prima di essere “disconnesso” dalla piattaforma, cioè licenziato, e poi riammesso dopo la sentenza.