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Lucy Dawson, ricoverata in clinica psichiatrica e sottoposta a 3 mesi di elettroshock: “Dissero che sarei morta, ora sono una modella”

di Davide Turrini

Da ricoverata per problemi psichici, riempita di farmaci e senza più uso della parola, a modella che spopola sui social. La storia di Lucy Dawson, una 24enne inglese di Leicester, andrebbe ascritta all’annoso capitolo della “malasanità”, in questo caso britannica. Quando aveva 21 anni, nel 2016, dopo aver manifestato sintomi di una conclamata depressione, mal di testa acuti, vista annebbiata e confusione mentale, era stata ricoverata nel reparto psichiatrico di un grande ospedale del centro Inghilterra. Lucy dormiva in continuazione fino ad uno stato di abulia conclamato, tanto che i medici non ha fatto altro che avallare l’ipotesi di una forte depressione. Riempita di psicofarmaci, sottoposta, come racconta The Sun, anche ad elettroshock la ragazza sembrava non avesse più alcuna possibilità di sopravvivere.

“Una mattina la mia migliore amica mi ha trovato nella mia stanza, che avevo ridotto in condizioni penose, seduta sul pavimento e con gli occhi gonfi”, ha raccontato la ragazza ai tabloid inglese rievocando la sua improvvisa malattia del 2016. “Non ero in grado di dire nulla, ho solo continuato a ridere in modo sconnesso. Mentre eravamo in strada ho provato più volte a buttarmi dalla macchina, ma alla fine siamo comunque riuscite ad arrivare al Lincoln County Hospital”. Lì Lucy ha cominciato ad urlare, strappare le tende, dire parolacce, e in pochi minuti è scattato il ricovero coatto nel reparto psichiatrico. La ragazza, che all’epoca frequentava il terzo anno di criminologia all’università di Leicester, non dava più segni di vita: immobile con un pupazzetto in mano e lo sguardo fisso nel vuoto, come ritratta in una foto che lei stessa ha pubblicato sul suo profilo Instagram. A quel punto i medici hanno provato con l’ultima brutale soluzione: l’elettroshock. E a quanto racconta la stessa Lucy, il suo cervello ha ricominciato a dare segnali di vita tanto che tre mesi dopo, pur in condizioni non proprio di normalità, è stata dimessa. La svolta è arrivata però quando la ragazza ha effettuato approfonditi esami del sangue, che prima, evidentemente, non erano stati fatti.

Tra i valori del referto ecco sbucare l’anomalia. Lucy ha sofferto di encefalite anti recettori NMDA, ossia una malattia che si manifesta quando gli anticorpi prodotti dal sistema immunitario attaccano i recettori che si trovano nel cervello. Oltretutto durante la degenza, durante alcuni attacchi di nervi in cui il suo corpo si muoveva in maniera inconsulta è anche caduta dal letto finendo contro la tubatura di un termosifone che le ha bruciato la schiena procurandole una ferita di 11 centimetri che le ha danneggiato in modo permanente il nervo sciatico. Da allora Lucy è parzialmente disabile e indossa un tutore tra il ginocchio e il piede sinistro per poter muovere la gamba. Inoltre ha dovuto imparare nuovamente a fare tutto: parlare, camminare, riconoscere le persone. Ma la sua vita non è stata costellata solo di brutte notizie, perché Lucy si è laureata in criminologia ed ora è diventata modella per la Zebedee Management che lavora con i grandi marchi della moda come Nike e Tommy Hilfiger.

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