“Ormai questo piagnisteo sulle vittime penso che abbia stufato tanti italiani. Sono nove mesi che non pensiamo ad altro, per salvare poche migliaia di vecchietti stiamo rovinando sul lungo termine la vita di un sacco di giovani. È il solito conflitto generazionale, tra garantiti e non. Tutta questa vicenda ha dimostrato ancora una volta che l’Italia dà la precedenza sempre e solo agli anziani. Adesso è tempo di cambiare il passo, di sacrifici ne abbiamo già fatti fin troppi, abbiamo già fatto due tentativi, direi che Conte e i suoi sgherri hanno la coscienza pulita: adesso si può riaprire e poi, ripeto, viva Darwin!“.
Signor Niccolò Fraschini, ho letto più volte questa breve e brillante “summa” dello scontro generazionale che Lei vede come sfondo di questa pandemia. E’ proprio vero che il nostro Paese si divide tra garantiti e non, ed è altrettanto vero che la spesa previdenziale è superiore agli investimenti sui lavoratori in attività ed è per questo che ho prestato attenzione alle sue intemerate fughe di pensiero.
Iniziamo con ordine: ho letto che dalla sua brillante laurea con lode svolge dal 2009 la professione del consigliere comunale e che dopo aver preso parte alla costituzione del Popolo della libertà ha attraversato tutto lo schieramento di centrodestra senza alcun timore. Insomma, Lei è un rappresentante politico “doc” fornito di una laurea in scienze politiche e di una antica militanza dagli anni del liceo. Non è propriamente “uno scappato di casa” della politica, ma un politico strutturato e professionista.
A questo punto il problema che mi angoscia e mi opprimerà – temo senza trovare una risposta – è che cosa è accaduto negli ultimi 30 anni nel nostro Paese. Non mi riferisco alla triste involuzione culturale e alla omologazione dei modelli di comportamento che l’occidente porta con sé. Non voglio nemmeno ritornare alla amara e misera considerazione che il nostro sistema scolastico ed universitario sembra manifestare. La domanda è, se mi permette, molto più profonda: Lei è veramente così o fa finta?
Da medico adulto (non ancora vecchietto, badi bene) mi permetto di chiederle di provare a rispondere a questo mio interrogativo. Lei è veramente così o fa finta perché Le conviene? Da medico adulto le suggerisco per entrambe le risposte di iniziare un percorso riabilitativo serio della Sua persona. Si fidi, si vive male a pensare e a parlare come Lei. Si rischia poi, una volta al potere, di diventare un mostro.