Twitter lavora a un messaggio di avvertimento che sarà visualizzato dagli utenti che cercheranno di mettere "Mi piace" a un Tweet che è già stato etichettato come potenzialmente fuorviante, sperando che faccia da ulteriore diga alla diffusione di fake news sul Web.
Twitter continua con decisione la sua lotta alla disinformazione e alle fake news e presto introdurrà un nuovo strumento, almeno per la sua versione Web: un nuovo messaggio di avvertimento, che sarà mostrato agli utenti quando essi cercheranno di mettere “Mi piace” a un Tweet che è già stato etichettato come potenzialmente fuorviante. Attualmente agli utenti viene già mostrato un avviso quando tentano di ritwittare un tweet che è stato contrassegnato come contenente informazioni potenzialmente fuorvianti, ma questo nuovo step dovrebbe costituire un ulteriore deterrente alla diffusione di bufale in Rete.
Secondo Twitter infatti questa soluzione, durante il periodo di test, ha consentito di ridurre addirittura del 29% i retweet con commento di messaggi già segnalati come fuorvianti, anche se il popolare social network non ha chiarito se la cosa ha funzionato anche nei confronti dei retweet non quotati.
Giving context on why a labeled Tweet is misleading under our election, COVID-19, and synthetic and manipulated media rules is vital.
These prompts helped decrease Quote Tweets of misleading information by 29% so we're expanding them to show when you tap to like a labeled Tweet. pic.twitter.com/WTK164nMfZ
— Twitter Support (@TwitterSupport) November 23, 2020
Superato dunque lo scoglio delle elezioni presidenziali statunitensi, con lo spiacevole strascico di insinuazioni su eventuali manipolazioni del voto, la creatura di Jack Dorsey punta alle prossime sfide, confidando di riuscire a ridurre la quantità di mi piace su tweet potenzialmente pericolosi, basti pensare ad esempio all’importanza di una corretta informazione sul COVID-19, in un momento in cui il mondo sta assistendo a una nuova ondata globale di contagi, con l’ombra all’orizzonte di una terza ondata e lo sviluppo dei vaccini, le cui prime dosi dovrebbero iniziare ad arrivare da gennaio in poi.