L'uomo si è presentato in Questura nella notte ed è stato arrestato per il reato di omicidio volontario pluriaggravato. La vittima aveva 32 anni
Si è presentato in Questura con le mani ancora sporche di sangue. Si tratta di Giuseppe Forciniti, un 33enne a Roveredo in Piano (Pordenone), che ha ucciso la compagna Aurelia Laurenti con numerose coltellate al collo nella notte del 25 novembre. Dopo il femminicidio, l’uomo si è costituito alla polizia.
Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico-Squadra Volante e della Squadra Mobile della Questura si sono immediatamente recati nell’abitazione indicata dall’uomo, dove hanno trovato il cadavere della donna. La vittima aveva 32 anni. Sul posto è giunto poco dopo anche il pm Federico Facchin, che, completati i primi accertamenti, ha arrestato l’uomo per il reato di omicidio volontario pluriaggravato. Il 33enne si trova negli uffici della questura dove il pm procederà all’interrogatorio.
Originario di Cosenza, Forciniti si era trasferito in Friuli molti anni fa. Insieme con la compagna era andato a vivere a Roveredo nel 2013, nella villetta dove attorno a mezzanotte è avvenuto l’omicidio. La coppia aveva due bambini di 8 e 3 anni. I due piccoli non erano presenti al momento dell’uccisione della loro mamma. Da quanto si è appreso, erano dai nonni materni, che abitano in un paese poco distante.