Prima di lasciare la Casa Bianca, Donald Trump ha intenzione di concedere la grazia in blocco ai suoi ex collaboratori rimasti coinvolti e condannati per il Russiagate. Nella serata di ieri è arrivata l’ufficialità della grazia al generale Michael Flynn, suo ex consigliere per la Sicurezza Nazionale vittima, a suo dire, di una “caccia alle streghe”. “È mio grande onore annunciare che al generale Michael Flynn è stato garantita la grazia completa – ha scritto il tycoon su Twitter – Congratulazioni a lui e alla sua meravigliosa famiglia, ora so che avrete un Giorno del Ringraziamento davvero fantastico!”.

Ma secondo i media Usa, ci sono altri ex collaboratori di Trump che potrebbero presto ottenere il perdono. Tra questi ci sono Paul Manafort, ex capo della campagna di Trump condannato a sette anni e mezzo di galera per ostruzione della giustizia e violazione delle leggi finanziarie e sull’attività di lobby, oltre a Rick Gates e l’ex consigliere della stessa campagna George Papadopoulos, entrambi condannati sempre nell’affaire Russiagate. C’è inoltre l’ex ideologo di Trump, Steve Bannon, incriminato in agosto per truffa nella raccolta di fondi per il muro al confine col Messico.

Finora Trump ha concesso 28 grazie, che estinguono il reato, e 16 commutazioni della pena, che riducono la condanna. Tra quest’ultime, c’è quella a Roger Stone, amico e consigliere di vecchia data che era stato condannato a 3 anni e 4 mesi per aver mentito al Congresso, ostacolato la giustizia e corrotto testimoni nel Russiagate.

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