Il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini, ha fatto evacuare per precauzione le famiglie residenti nella parte bassa del paese. "Quantitativi d'acqua superiori di quattro volte rispetto all’uragano Cleopatra nel 2013", che sull'isola uccise 18 persone. Allerta rossa anche per domani, la prefettura di Sassari ai cittadini: "Spostatevi ai piani alti, rischio onde anomale"
Tre persone sono morte in Sardegna a causa del violento nubifragio che nelle ultime ore si è abbattuto sull’isola. Colpita in particolare la provincia di Nuoro, dove è crollato un ponte tra Osidda e Bitti. Proprio a Bitti sono stati recuperati i corpi di Giuseppe Mannu, allevatore di 55 anni, e Giuseppe Carzedda, mentre si cerca ancora il corpo di Lia Orunesu, 89 anni, che ufficialmente risulta ancora dispersa. Mannu stava rientrando a casa dalla campagna ed è stato travolto da una frana e dalla furia dell’acqua, mentre Carzedda sarebbe morto in casa. Lia Orunesu, secondo una prima ricostruzione dei fatti invece, sarebbe uscita dalla sua abitazione e anche lei spazzata via dall’acqua.
Bitti da questa mattina è un paese distrutto: le strade del centro abitato cancellate, le cantine allagate, le auto trascinate dall’acqua e inghiottite dalle frane, le case di campagna all’uscita del paese verso Onanì non esistono più e con loro sono state spazzate via strade rurali e ponti. Come annunciato ieri dall’allerta meteo diramata dalla protezione civile, l’isola è stata colpita da nubifragi e forte vento, fenomeni estremi sempre più frequenti nel nostro Paese a causa del cambiamento climatico. “Bitti è isolata da questa mattina, il sindaco Giuseppe Ciccolini comunica con noi con un ponte radio della Protezione civile”, ha detto Antonio Pasquale Belloi, direttore generale della Protezione civile Sardegna. Belloi ha inoltre riferito che “secondo il sindaco, che purtroppo ha vissuto anche l’alluvione del 2013, i quantitativi d’acqua che si sono riversati su Bitti sono superiori di quattro volte rispetto all’uragano Cleopatra“, che sette anni fa uccise 18 persone sull’isola.
Evacuati precauzionalmente i comuni di Galtellì, Orosei, Loculi e Onifai, e interrotta per una frana la viabilità sulla SS389 tra Bitti e Orune. Sono almeno 150 gli interventi fatti stamani dai vigili del fuoco in tutta l’isola, mentre il presidente della Regione, Christian Solinas, manifesta in una nota la propria vicinanza alle comunità colpite e il più profondo cordoglio per le vittime, assicurando anche il tempestivo intervento della Regione per il ristoro dei danni. E mentre la giunta proclama lo stato di emergenza, anche per domani resta l’allerta rossa, soprattutto in Gallura (valutata l’allerta arancione pure in altre zone del Paese, dalla Calabria alla Puglia). La prefettura di Sassari “raccomanda fortemente a tutta la popolazione della Gallura, parte interna e costiera, di non lasciare le abitazioni e di spostarsi ai piani alti in quanto da informazioni ricevute direttamente dalla protezione civile nazionale si prevede un forte peggioramento della situazione meteorologica”. Le previsioni parlano di “intensissime piogge e condizioni marine particolarmente avverse che potrebbero dar luogo a mareggiate anche di particolare intensità e rischio di onde anomale con impatto sul territorio”.
Nel Nuorese – Ciccolini ha fatto evacuare per precauzione le famiglie residenti in via Brescia, nella parte bassa del paese. Lo stesso quartiere in cui, durante l’alluvione del 2013, era sprofondata un’autobotte dei pompieri. Tante le strade investite da piccole frane o allagamenti intorno a Nuoro, motivo per cui il sindaco Andrea Soddu, invita a non mettersi in viaggio “fino a quando lo stato di allerta non sarà rientrato” sulla “statale 129 (altezza Manasuddas) e la strada statale 131 diramazione centrale nuorese, in direzione Olbia. Sulla 131 Diramazione centrale nuorese, all’altezza di Marreri, la situazione è preoccupante a causa della pioggia e della visibilità ridotta”, ha continuato.
Galtellì – Ore di apprensione anche a Galtellì, uno dei paesi della valle del Cedrino, dove stanno arrivando grosse portate d’acqua dalla diga di Preda Othoni. Il sindaco Giovanni Santo Porcu ha disposto l’evacuazione di 150 persone che vivono nella parte bassa del paese, trasferite in delle strutture comunali. Le previsioni mostrano una situazione ancora difficile nelle prossime ore. “Stiamo monitorando la situazione ma prima di tutto stiamo cercando di tutelare l’ incolumità pubblica, con la speranza che le grosse portate d’acqua in arrivo nel pomeriggio vengano scaricate a mare – ha detto sindaco Porcu – L’auspicio è che la forte mareggiata che arriva dal mare permetta il deflusso delle acque.
Viabilità compromessa – Chiusa al traffico anche la strada statale 389 Buddusò e Correboi dal 76esimo chilometro al 65esimo in località Orune, a Nuoro, a causa di una frana. Chiusa anche la strada statale 129 Trasversale Sarda dal 22esimo chilometro al 32esimo in località Dorgali, a Nuoro. Il traffico viene deviato lungo la viabilità provinciale. Il personale di Anas è sul posto per il ripristino della normale circolazione nel più breve tempo possibile. È stata chiusa anche la strada statale 129 sud Occidentale Sarda in entrambe le direzioni dal 92esimo chilometro al 97esimo in località Guspini, provincia del Medio Campidano. Al momento il traffico viene deviato sulla statale 197 di San Gavino e del Flumini e sulla viabilità provinciale.