Come sempre avviene durante il weekend, i casi di coronavirus nel nostro Paese sono in calo: nelle ultime 24 ore sono stati accertati 20.648 contagi, 6mila in meno rispetto a ieri. Allo stesso tempo diminuiscono i tamponi: ne sono stati effettuati 176.934 (ieri erano 225mila). La proporzione resta quindi stabile, come conferma l’incidenza dell’infezione: il rapporto tra numero quotidiano dei contagi e test effettuati è invariato all’11,6%. Se invece si considerano solo i nuovi casi testati (80.132), escludendo quindi i tamponi di controllo, il tasso risale leggermente al 25,76%. Restano alti i morti: nel giro di un giorno sono decedute 541 persone a causa del Covid. Ma si confermano i segnali positivi che arrivano dagli ospedali, con i ricoveri in calo per il sesto giorno di fila: rispetto a ieri sono stati liberati 420 posti letto in area medica e 9 nelle terapie intensive.

Guardando alla situazione nelle Regioni, è sempre la Lombardia a segnare il maggior incremento. Anche se per la prima volta da diverse settimane scende sotto quota 4mila (+3.203). 135 i morti. Seguono il Veneto, con 2.617 nuovi casi, e Piemonte e Campania, entrambe a circa 2mila contagi quotidiani. +1.850 in Emilia Romagna. Il Lazio è poco distante (+1.993), ma ha effettuato praticamente il doppio dei test rispetto all’Emilia (22.913 contro 13.434). L’altra Regione sopra quota mille è la Sicilia (+1.024), ferme a circa 900 Toscana e Puglia. I nuovi contagi accertati in Friuli Venezia Giulia sono 680, 518 nelle Marche. Seguono a stretto giro Liguria e provincia di Bolzano (entrambe a +437), Sardegna (+416) e Abruzzo (+413). In Umbria, Marche e Calabria sono stati registrati circa 300 casi in un giorno, 172 in Basilicata e 114 in Molise. L’unica Regione con i contagi a doppia cifra è ancora una volta la Valle D’Aosta (+47).

Con i dati di questa domenica, è quindi possibile fare un confronto diretto con i numeri registrati nelle scorse settimane in modo da capire meglio l’andamento della curva epidemiologica. Da lunedì a oggi sono stati accertati complessivamente 176.341 casi, mentre 7 giorni fa (16-22 novembre) erano 230.349. Ciò significa che c’è stato un calo dei nuovi positivi del 23%. Ben più deciso rispetto al -5% osservato la settimana scorsa in relazione alla settimana ancora precedente (dal 9 al 15 novembre), quando i nuovi contagi erano 243.444. Si consolida, quindi, il rallentamento della curva segnalato dagli esperti. Ma, come ha ribadito al Fatto il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, è necessario mantenere prudenza in vista del Natale: “Per la prima e spero unica volta dovremo dimenticarci di feste in piazza, veglioni, cenoni con parenti e amici. Altrimenti tra tre, quattro settimane pagheremo un altro prezzo altissimo perdendo quanto guadagnato”.

Per quanto riguarda i dati dall’inizio della pandemia, risulta che fino a oggi i casi di coronavirus accertati nel Paese sono 1.585.178, i decessi 54.904. Con altri 13mila pazienti guariti o dimessi dall’ospedale, il totale arriva a 734.503. Sono 795.771, invece, le persone attualmente positive. Di queste, 759.139 sono in isolamento domiciliare, mentre circa 37mila si trovano in ospedale. I pazienti in area medica sono complessivamente 32.879, di cui 7.400 solo in Lombardia, 4.734 in Piemonte e 3.358 nel Lazio. 3.753 i malati per cui si è reso necessario il ricovero in terapia intensiva: 907 in Lombardia, oltre 300 in Piemonte, Veneto e Lazio.

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