È stato ritrovato questa mattina il cadavere di Lia Orunesu, l’anziana di 89 anni travolta dalla furia dell’acqua e del fango ieri a Bitti, terza vittima dell’alluvione che ha devastato il paese barbaricino. Il corpo privo di vita della donna era tra i detriti nei pressi del vecchio campo sportivo, a circa un chilometro dalla sua casa, situata vicino a Piazza Asproni. A fare la scoperta i volontari della Protezione civile impegnati nei soccorsi.

Nel paese è stata una notte di duro lavoro per cercare di liberare le strade dai detriti e dal fango e aiutare la popolazione sfollata dalle proprie abitazioni. In campo Esercito, Protezione civile, Vigili del fuoco, la Polizia Stradale che ha presidiato le strade, gli operai di Forestas, Corpo Forestale, la Croce Rossa e i tantissimi volontari accorsi da ogni paese della Sardegna mossi da una grande solidarietà. “Sono caduti oltre 600 millimetri di pioggia in sei ore, si è verificata una situazione eccezionale”, ha commentato il capo della Protezione civile Francesco Borrelli impegnato in un sopralluogo.

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