L’idea è partita dal coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo che ha suggerito a Lucia Azzolina di sbloccare la situazione di stallo, ormai sotto gli occhi di tutti, attraverso le prefetture. Un consiglio accolto, tanto da far partire da viale Trastevere il testo di una norma approvata dal Viminale in tempi rapidi. D’accordo anche la ministra Paola De Micheli
La riapertura delle scuole passa nelle mani dei prefetti. A risolvere il nodo dei trasporti e degli ingressi scaglionati saranno i rappresentanti territoriali del governo che prenderanno decisioni convocando tavoli ai quali siederanno gli enti locali, il dirigente dell’ufficio scolastico territoriale, i presidi e le aziende di trasporto locale. Una soluzione che dovrebbe entrare nel Dpcm del prossimo 4 dicembre, ma che già trova l’accordo tra il ministero dell’Istruzione, dei Trasporti e dell’Interno. E proprio da viale Trastevere tornano a parlare di un possibile rientro in aula in maniera graduale dal 9 dicembre grazie anche a quest’ultima strategia che permetterebbe di sciogliere le criticità sui mezzi di trasporto.
L’idea è partita dal coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo che ha suggerito a Lucia Azzolina di sbloccare la situazione di stallo, ormai sotto gli occhi di tutti, attraverso le prefetture. Un consiglio accolto tanto da far partire da viale Trastevere il testo di una norma approvata dal Viminale in tempi rapidi. D’accordo anche la ministra Paola De Micheli che fa sapere attraverso fonti a lei vicine che già ad agosto aveva proposto questa soluzione con il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia.
Di là della paternità dell’idea, si pensa di far partire al più presto i vertici convocati dai prefetti. A sedersi attorno al tavolo ci saranno sicuramente i dirigenti scolastici, gli Ust o Usr, le aziende di trasporto locali e i sindaci. Non è escluso inoltre che vengano chiamate anche le Asl. L’obiettivo sarà quello di definire in tempi rapidi delle road map che consentano di gestire il rientro sui banchi in piena sicurezza.
A prendere l’ultima parola sarà proprio il rappresentante del governo al quale spetterà il compito di andare oltre le beghe tra assessori regionali e comunali di diverso colore politico. Al ministero dell’Istruzione son convinti che in questo modo si potranno finalmente fare delle scelte ragionate a livello provinciale, senza calare dall’alto decisioni inattuabili. Il lavoro dei Prefetti, in particolare per le Città metropolitane, sarebbe finalizzato a velocizzare la riorganizzazione dei trasporti in vista di una riapertura a regime del 100% delle scuole superiori il 7 gennaio. Nessuno, tuttavia, esclude che si possa riaprire per qualche scuola superiore già mercoledì prossimo.
Il più soddisfatto dell’accordo raggiunto è il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo: “I prefetti hanno l’autorevolezza per poter coordinare un tavolo provinciale e decidere in tempi brevi delle soluzioni. Questa soluzione poteva essere messa in campo sei mesi fa, ma in Italia la scuola è sempre la figlia povera. Ancora non riesco a capire perché qualche governatore insiste nel non mandare a scuola i ragazzi se si trova in fascia gialla. Dobbiamo risolvere al più presto anche la questione dei tamponi rapidi: il commissario Domenico Arcuri li ha acquistati, ora serve organizzare il tracciamento nelle scuole ma dev’essere fatto al più presto”.