Violenza sessuale, adescamento di minorenni e divulgazione e detenzione di immagini video a contenuto pedopornografico i reati contestati dalla Dda di Palermo
Falsi profili social per adescare le loto giovanissime vittime. Predatori sessuali “travestiti” da ragazzini grazie ad account costruiti ad arte per entrare in contatto con i minorenni. Ma le indagini della Dda di Palermo ha fermato gli abusi e una coppia di Termini Imerese (Palermo), 46 anni lei e 42 lui, è stata arrestata dalla Polizia postale per violenza sessuale, adescamento di minorenni e divulgazione e detenzione di immagini video a contenuto pedopornografico.
Le indagini erano state avviate dalla Postale di Palermo e Catania e dal Centro nazionale di contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) dopo il ritrovamento il 27 agosto scorso in casa della coppia di 100mila file di immagini e video di pornografia minorile, nell’ambito di investigazioni della Polizia postale di Torino.
Gli investigatori hanno successivamente scoperto che l’uomo, con la complicità della convivente, adescava giovanissime vittime online utilizzando tre profili social falsi, due di ragazzini e l’altro di una blogger molto nota tra i teenager, inducendole a compiere e ad assistere ad atti sessuali. Tra loro anche tre catanesi: due ragazzine di 13 anni e un ragazzino di 14, che sono stati sentiti dalla Polizia postale di Catania e che, con l’ausilio di una psicologa, dopo le prime reticenze hanno raccontato quanto era accaduto loro. I due arrestati, su disposizione del gip che ha accolto la richiesta della Procura distrettuale di Palermo, sono stati portati in carcere.