Il carabiniere Luca Rigato, appuntato scelto della stazione di Cento a Ferrara, è morto a causa del Covid-19. Aveva 55 anni, e da quando ne aveva 20 anni era nell’Arma. Lascia la moglie e due figli. L’arma dei carabinieri e il comandante Giovanni Nistri “si stringono compatti intorno alla famiglia” del militare, si legge in una nota. “Luca, i colleghi tutti non ti dimenticheranno mai”.
Rigato, in servizio da oltre 35 anni, nel 1984 ha iniziato alla stazione di Adria a Rovigo, per poi spostarsi a Renazzo e Cento. “Dedicando la propria vita al prossimo, al cittadino, a tutti coloro che erano in difficoltà. Una persona sempre disponibile, legata ai valori, alla famiglia, al dovere, all’Arma. Un militare che ha servito, con umiltà, ogni giorno il suo Paese per la sicurezza delle comunità in cui ha vissuto, finché oggi il virus lo ha portato via. I colleghi tutti non dimenticheranno l’amicizia, l’impegno e la dedizione dell’Appuntato scelto Luca Rigato“.
In ricordo di Luca Rigato è intervenuto anche il ministro della Difesa Lorenzo Guerini: “Voglio esprimere la mia vicinanza commossa e quella della Difesa alla famiglia dell’Appuntato Scelto con Qualifica Speciale Luca Rigato, alla moglie, ai figli e ai suoi affetti più cari, ai quali formulo sentimenti di cordoglio. Il governo e tutto il Paese sono vicini all’Arma dei Carabinieri per l’ennesima scomparsa di uno dei suoi rappresentanti dopo aver combattuto la tremenda battaglia contro un nemico invisibile. Quello che l’Arma dei Carabinieri e che le altre Forze Armate stanno mettendo in campo è uno sforzo corale che si alimenta attraverso l’esempio e il prezioso contributo dei suoi uomini e delle sue donne, in prima linea sin dai primi giorni dell’emergenza e sempre al servizio dei cittadini”.
(credit immagine: Facebook, Carabinieri per sempre)