Resta comunque il dubbio su quante persone saranno ammesse al Dolby Theater, dove la cerimonia si svolge tradizionalmente e che ha una capacità di 3400 posti, e se molte star "over 60" accetteranno di partecipare
Gli Oscar 2021 si ritireranno di persona. Niente premi virtuali, insomma. Lo ha rivelato un rappresentante della ABC e dell’Academy a Variety, facendo intravedere uno spiraglio possibile nel ritorno ad una normalità pre-Covid. Ricordiamo che la cerimonia di consegna degli Oscar avverrà il 25 aprile 2021. Insomma, anche se i cinema resteranno chiusi, gli organizzatori della celebre cerimonia ogni anno in diretta mondiale stanno concentrando gli sforzi in modo che l’evento si possa svolgere, come usiamo oramai dire da otto mesi a questa parte, in presenza.
Chiaro, ci sarà molto probabilmente in distanziamento preciso all’interno del Dolby Theatre di Los Angeles che di base ospita 3400 spettatori. Con l’esplosione della pandemia a marzo 2020 le sale statunitensi in generale, scontando qualche sparuto spazio estivo con l’uscita di Tenet di Christopher Nolan, sono rimaste chiuse e l’Academy ha da tempo posticipato la notte degli Oscar quasi a maggio 2021 (con profondo sconforto del festival di Cannes che già nel 2020 non si è tenuto). La tempistica di ammissibilità dei titoli in nomination è stata anch’essa posticipata dal 31 dicembre 2020 al 28 febbraio 2021, quando sapremo se anche il nostro Notturno di Gianfranco Rosi e Due, produzione francese, ma firmata da un italiano, Filippo Meneghetti, finiranno in cinquina nella categoria del miglior film straniero.
Non è chiaro, infine, se i possibili candidati anziani, diciamo ultrasettantenni – si fa già il nome di Anthony Hopkins (82), Ellen Burstyn (88), Sophia Loren (86) e David Strathairn (72) – accetteranno l’invito, ma la direzione presa, per ora, è quella delle presenza in sala del maggior numero possibili di star. Contando anche sul fatto che l’inizio di una probabile campagna vaccinale negli Usa sarà già a ridosso del nuovo anno e che ad aprile 2021 la circolazione del coronavirus abbia subito almeno una consistente frenata. Insomma, la cerimonia degli Oscar 2021 non avrà niente a che vedere con l’ultima premiazione degli Emmy, svoltasi a settembre 2020, con la maggior parte dei candidati collegati (tristemente) via Zoom da casa. Prima degli Oscar avremo le solite tappe obbligate con relative serate di gala: i Golden Globes (28 febbraio), Critics Choice (7 marzo), Sag Awards (14 marzo) e Bafta, gli oscar inglesi, l’11 aprile. Un portavoce di Sag Awards ha però spiegato a Variety che sarà piuttosto improbabile che la cerimonia si terrà con la maggior parte degli invitati in presenza, anzi ad oggi un collegamento Zoom sarà d’obbligo per tutti. Allo stesso tempo si apre una questione importante, storica ed economica, che è quella dei film passati in sala e in streaming.
Volenti o nolenti, per via del Covid-19 oltre il 90% dei titoli papabili per gli Oscar sono stati programmati o verranno programmati a breve sulle grandi piattaforme di cinema online. Non ultimo Soul della Disney che finirà su DisneyPlus il 25 dicembre 2020. È chiaro quindi che oramai quella del 2021 risulterà l’edizione degli Oscar sì con gli attori, i registi, cast tecnico e artistico il più possibile in presenza, ma con i film e le star vincenti incredibilmente viste in streaming.