Sono oltre un migliaio di tamponi molecolari fatti ai giocatori del Monza Calcio dall’inizio del campionato che sono stati sequestrati dai Nas di Milano. L’operazione è stata condotta dai carabinieri su delega della Direzione distrettuale antimafia, che indaga sul corretto approvvigionamento ed esecuzione dei test. Sotto indagine ci sono i tamponi eseguiti ad alcune squadre di calcio, tra cui il Monza di Silvio Berlusconi, dal dottor Cristiano Fusi, noto medico sportivo di importanti società, che risulta indagato. I kit sequestrati verranno ora riesaminati da un consulente esterno per verificare se siano stati processati correttamente, mentre sono stati posti i sigilli alle celle frigorifere in cui venivano conservati.

I tamponi erano conservati a -80 gradi nei Laboratori di analisi mediche “San Giorgio” di Lodi e Pavia, a cui il club si era rivolto per lo screening. Le pm Silvia Bonardi e Alessandra Cerreti della Dda stanno indagando per accertare tutti i passaggi: l’approvvigionamento dei tamponi, per cui gli inquirenti non escludono la criminalità organizzata; l’esecuzione dei test, che si pensa siano stati effettuati da personale non qualificato; i laboratori di analisi dove sono stati processati e, infine, il rilascio dei certificati ai calciatori. Lo screening è stato effettuato da tre medici, consulenti esterni del club, tra cui Cristiano Fusi, al momento unico indagato.

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