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Il “pranzone” di Capodanno: ecco la proposta

Così propone di fare un ristorante che si trova a Caposile, tra Mestre e Iesolo. Si chiama "Alla Cacciatora" e i proprietari, la famiglia Ferrazzo, avrebbero pensato a questa come soluzione per provare a bilanciare le perdite di una sera come quella del 31, fonte di guadagni per il settore della ristorazione, e per preservare una tradizione. Lo racconta Il Corriere del Veneto

di F. Q.

L’idea è quella di fare il veglione di Capodanno a pranzo. In pratica, un pranzone di Capodanno. Riunirsi a mezzogiorno e andare avanti fino all’ora di cena. Così propone di fare un ristorante che si trova a Caposile, tra Mestre e Iesolo. Si chiama “Alla Cacciatora” e i proprietari, la famiglia Ferrazzo, avrebbero pensato a questa come soluzione per provare a bilanciare le perdite di una sera come quella del 31, fonte di guadagni per il settore della ristorazione, e per preservare una tradizione. L’idea prevede, va da sé, il massimo rispetto delle misure anti-covid: distanziamento e numero minimo di seduti a tavola. “Prima di tutto dovremo capire se verrà permesso ai ristoranti di aprire il 31 dicembre e l’1 gennaio perché l’incertezza è tanta”, ha detto al Corriere del Veneto Paolo Ferrazzo, uno dei proprietari. Tra le ipotesi per garantire massima sicurezza c’è quella di prendere una guardia privata proprio per controllare che tutto funzioni al meglio e nel rispetto delle regole. Una iniziativa che, secondo Ferrazzo, dovrebbe essere seguita anche da altri ristoranti. Sempre che il dpcm atteso per le festività renda possibile farlo.

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