L'uomo ha confessato gli omicidi di 26 donne anziane tra il 2011 e il 2012 in diverse città della Russia ma, come riferisce il Guardian che dà la notizia, la polizia sospetta che i crimini da lui commessi possano essere molti di più
È stato arrestato dopo una latitanza durata otto anni Radik Tagirov, 38enne russo conosciuto come “il maniaco del Volga” o “il serial killer delle vecchiette“. L’uomo ha confessato gli omicidi di 26 donne anziane tra il 2011 e il 2012 in diverse città della Russia ma, come riferisce il Guardian che dà la notizia, la polizia sospetta che i crimini da lui commessi possano essere molti di più. Tagirov era considerato uno dei 10 serial killer più pericolosi del Paese, tanto che nel 2017 era stata offerta una ricompensa di 3 milioni di rubli (33mila euro) a chiunque avesse fornito informazioni utili alla sua cattura.
Gli investigatori russi hanno fatto sapere nelle scorse ore di aver fermato il principale sospettato di essere il serial killer più temuti della storia della Russia, Tagirov appunto. Fin da subito i sospetti si erano concentrati su di lui ma ora ad incastrarlo sono alcune tracce di Dna che ha lasciato sulle scene del crimine, assieme anche alle impronte delle sue scarpe.
Dalle indagini condotte in tutti questi anni, è emerso che l’uomo seguiva un copione ben preciso per gli omicidi: il 38enne si presentava a casa di donne anziane (dai 70 anni in su) che vivevano sole, fingendosi un elettricista, un idraulico o un altro lavoratore e si faceva aprire la porta con una scusa. Una volta all’interno dell’abitazione, le strangolava o a mani nude o con oggetti che trovava sul posto. Poi ripuliva grossolanamente la scena del crimine e, talvolta, si portava via anche della refurtiva.