In Italia la mobilità elettrificata continua a destare una certa attenzione. I numeri crescono, sorretti anche da un politica di incentivi governativi ad hoc verso auto ibride ed elettriche, anche se non si tratta ancora di volumi significativi.
Chi vende auto ha tuttavia il dovere di attrezzarsi e proporre quella che in futuro rappresenterà l’alternativa per il commuting di tutti i giorni. Ecco perché secondo la ricerca “Concessionari e nuova mobilità”, promossa dalla rivista Fleet Magazine, ad oggi due dealer su tre sono in grado di offrire ai propri clienti mezzi a batteria. Due su tre si sono inoltre dotati di un team di venditori specializzati in materia e uno su tre ha anche attrezzato un’area dedicata dove presentarli.
Nello specifico, per il 41% dei dealer le vetture ibride rappresentano il 5% delle vendite. Ma le proiezioni per il 2021 fanno lievitare questo numero fino al 30%, anche perché pandemia e lockdown a singhiozzo finora non hanno inciso sull’immatricolazione di questi veicoli.
Forse anche perché, di fatto ammettendo la loro scarsa conoscenza riguardo alle nuove tecnologie, i potenziali clienti di vetture elettrificate chiedono di effettuare test drive prima dell’acquisto molto di più rispetto a chi compra veicoli tradizionali. E i dealer si sono attrezzati in tal senso, anche dal punto di vista logistico: nove su dieci infatti, si sono dotati di colonnine di ricarica.
Se ci si sposta sull’elettrico infine, sebbene il trend sia in salita i numeri sono meno lusinghieri rispetto all’ibrido. Circa un terzo dei concessionari ancora non può offrire mezzi a emissioni zero, ed per il 65% di chi invece ne dispone rappresentano meno del 5% degli affari conclusi.