Cronaca

Frecciarossa deragliato nel Lodigiano, perizia: “Incidente dovuto a un difetto nel dispositivo che regola lo scambio”

Nello specifico, gli ingegneri hanno accertato che l'attuatore aveva il cablaggio invertito, posizionato con lo svio a sinistra al momento del passaggio del treno che, così, è uscito dai binari. Ma in un passaggio del documento di quasi cento pagine, citato da Repubblica, si legge che "l'ottemperanza alle istruzioni Alstom recepite da Rfi non sono ritenute sufficienti a intercettare la non conformità del prodotto che ha provocato il malfunzionamento"

È stato l’attuatore Alstom difettoso a provocare il deragliamento del Frecciarossa che il 6 febbraio scorso è uscito dai binari a Ospedaletto Lodigiano provocando la morte dei due macchinisti, Giuseppe Cicciù e Mario Di Cuonzo. Lo si legge nella perizia depositata in Procura e citata da Repubblica, secondo cui si è generata un’anomalia nel software che regola i contatti tra i binari e il convoglio che ha poi generato l’incidente.

“Il deragliamento è stato causato da una condizione anomala di autorità al movimento – si legge nel documento di quasi cento pagine redatto in nove mesi dagli ingegneri Roberto Lucani e Fabrizio D’Errico – consegnata al sottosistema di bordo del rotabile da parte del software Ertms L2 interfacciato con il segnalamento di terra che ha concesso al treno in modo irregolare di impegnare a circa 300 chilometri orari il deviatoio numero 5 disposto per il ramo deviato”. Uno studio della dinamica della tragedia che esclude quindi responsabilità legate a un malfunzionamento del convoglio e dei macchinisti rimasti uccisi nell’incidente.

Nello specifico, gli ingegneri hanno accertato che l’attuatore aveva il cablaggio invertito, posizionato con lo svio a sinistra al momento del passaggio del treno che, così, è uscito dai binari. Un’ipotesi, questa, già emersa nel corso delle indagini, visto che la notte precedente alcuni tecnici di Rfi erano intervenuti sulla linea per sostituire alcuni di questi pezzi, tra cui quello che avrebbe provocato l’incidente. Già dai primi test, da quanto emerge dalle telefonata tra il caposquadra e il posto di controllo, emergevano delle anomalie, così la squadra ha impostato l’attuatore in posizione ‘chiusa’, anche se al momento dell’incidente, proprio a causa del cablaggio invertito, risulterà ‘aperto’.

In un passaggio della perizia, pur attribuendo la responsabilità dell’incidente al malfunzionamento dell’apparecchio, gli esperti sottolineano che “l’ottemperanza alle istruzioni Alstom recepite da Rfi non sono ritenute sufficienti a intercettare la non conformità del prodotto che ha provocato il malfunzionamento, causa di un funzionamento pericoloso dell’intero sistema di controllo per la concessione all’Autorità al movimento del treno”.