Altri tempi quando noi giornaliste di costume e di tendenza eravamo invitate a provare gli ultimi trattamenti più all’avanguardia di Chenot. Trattate per due giorni come regine senza corona. Non so se bastavano 48 ore per recuperare l’armonia (psico-fisica) perduta ma si tornava in uno stato di grazia. Oggi, hainoi, le giornaliste di penna sono state sostituite dalle influencer star dei social.

Monsieur Chenot alla domanda banale di noi giornaliste, come si diventa guru della scienza del vivere sano e a lungo, lui, catalano d’origine ma di formazione francese, rispondeva con aplomb: “Per non diventare obeso. Nel dna della mia famiglia c’è una certa familiarità con l’obesità”.
Allora, visto che la prevenzione è meglio della cura ha miscelato vari saperi che vanno dall’antropologia alla filosofia e alla mediana cinese che ha studiato per 10 anni, passando per un dottorato in Scienze Umane, Chenot approda alla psicologia bionergetica e alla naturopatia. Studia tanta roba e diventa fondatore della biontologia. Uno stile di vita sano è la sua ossessione, è l’accumulo di tossine a innescare malattie degenerative. Bisogna eliminarle prima che facciano danni.

Ecco che da lui sono passati le celebrity di mezzo mondo da Maradona a Pavarotti, da Gianna Nannini a Silvio Berlusconi. Ma lui, monsieur Chenot, rimaneva muto come un pesce davanti a noi giornaliste affamate di minuzie succulenti sugli illustri ospiti mentre ci guardavamo intorno a caccia di qualche vip. Invece solo commenda panciuti in accappatoio e ciabatte. La ricetta di Chenot è nota a tutti: dava un niente da mangiare ( tante tisane a base di erbe miracolose) ma quel niente lo faceva pagare come lingotti d’oro. Meno si mangia più si sta bene, diceva il maestro e intanto ci sottoponeva al primo test sul consumo metabolico. A una mia collega diagnosticò un metabolismo così lento che la poveretta si sarebbe dovuta nutrire con tre carote e una mela al giorno visto che il suo organismo poteva smaltire un pacchetto irrisorio di calorie. In alternativa se si fosse messa a fare la maratoneta le concedeva un “bonus” di un migliaio di calorie in più.

Dagli anni ’80 in poi il metodo Chenot è diventato il luxury brand del benessere, ha aperto succursali in Montenegro, Azerbaijan, Malesia, Marrakesh, a Mosca… ma intanto doveva vedersela con certo Quiberon, il suo antagonista più temuto, che apriva la sua factory di bellezza in Bretagna. Entrambi vantavano la primogenitura dell’invenzione della talasso terapia basata sui benefici dei sali marini. Contro le vellutè di verdure, chi è stato da Quiberon ricorda le scorpacciate ( ma loro la chiamano dieta ) a base di frutti di mare e tante ostriche appena pescate. Ippocrate, medico e aforista dell’antica Grecia diceva che “il corpo umano è un tempio e come tale va curato e rispettato, sempre” . Ma sopratutto è una macchina che fa fare tanti soldi a chi si occupa di buona manutenzione.

pagina Facebook di Januaria Piromallo

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