In consiglio regionale del Trentino Alto Adige, la Sudtiroler Volkspartei ha tentato il colpo grosso. Un emendamento al bilancio regionale prevedeva il blitz sui vitalizi, proponendo un aumento che sarebbe costato alle casse pubbliche 450mila euro all’anno. Ma i consiglieri Alex Marini e Diego Nicolini del Movimento Cinquestelle hanno bloccato il tentativo con un subemendamento. E così il consigliere Josef Noggler è stato costretto a ritirare la propria proposta.
“Si trattava di un emendamento inserito di soppiatto nella Legge Regionale di Stabilità – spiegano Marini e Nicolini – con il quale si proponeva di caricare sui cittadini un aumento della spesa per vitalizi, intervenendo sulla rivalutazione annuale delle indennità dei consiglieri”. L’emendamento Noggler prevedeva che per calcolare il valore attuale dei vitalizi si prendessero a riferimento, con adeguamento Istat, “quelli precedenti gli ultimi otto anni di esercizio delle funzioni consiliari”. Le somme sarebbero state erogate con effetto dall’1 gennaio 2021. “Peccato per Noggler e per la maggioranza che il M5S si sia accorto dell’inghippo e abbia immediatamente presentato un subemendamento ‘compensativo’ con il quale chiedevamo di eliminare la rivalutazione annuale sulla base dell’indice Istat dell’indennità mensile lorda dei consiglieri”.
Il proponente si è così trovato di fronte a un bivio: “A quel punto, per approvare l’emendamento la maggioranza avrebbe anche dovuto discutere il nostro sub-emendamento e questo avrebbe fatto esplodere il caso, rendendo palese oltre ogni dubbio la propria volontà di aumentare i privilegi dei politici a prescindere dal momento durissimo vissuto dai normali cittadini, costretti a tirare la cinghia dalla gravissima pandemia che stiamo vivendo tutti. Così hanno preferito battere in ritirata”, commenta Marini. Che però prevede: “Non abbiamo dubbi che per aumentare il bottino dei vitalizi torneranno alla carica in futuro, quando le acque si saranno calmate. Ma noi li attendiamo al varco e faremo tutto quanto in nostro potere per impedire che questi signori mettano le mani in tasca ai cittadini italiani per riempire le proprie”.