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Usa, 2.880 morti in un solo giorno: mai così tanti. “Obama, Bush e Clinton si vaccineranno in diretta”

I tre presidenti, riporta Cnn, si sono offerti volontari per promuovere la fiducia nella sicurezza del farmaco. Per i Cdc gli Usa stanno per attraversare "il momento più difficile della storia della salute pubblica della nazione". Record di casi in Russia, Corea del Sud produrrà il vaccino Sputnik V

Le vittime da Covid-19 negli Stati Uniti aumentano di giorno in giorno. E nelle ultime 24 ore è stato toccato il record peggiore da inizio pandemia, con 2.880 vittime. I nuovi casi di contagio sono stati 200 mila e negli ospedali americani sono più di 100mila le persone ricoverate. In tutto i decessi finora sono stati 273.181. All’indomani del via libera del Regno Unito al vaccino di Pfizer, gli ex presidenti Usa Barack Obama, George W. Bush e Bill Clinton si sono offerti volontari per farsi vaccinare in diretta contro il Covid-19. Chi invece inizierà domani la somministrazione del trattamento è Mosca, come ha annunciato il sindaco della capitale russa Serghei Sobyanin, mentre la Russia oggi segna il suo record giornaliero di contagi, arrivati a 28.145. Casi che sono 22.046 in Germania, dove altre 479 persone sono morte causa Covid. Lothar Wieler, presidente del Robert Koch Institut, precisa che “la situazione rimane molto tesa” perché il numero delle infezioni non è ancora sotto controllo, nonostante la reintroduzione ai primi di novembre delle restrizioni, sono ancora troppo alti. “Non stanno scendendo in modo significativo”, ha dichiarato. Wieler ha fatto anche riferimento al crescente numero di casi nelle residenze per anziani e ha parlato di ospedali che in alcune regioni stanno raggiungendo il limite dei pazienti ammissibili.

Grecia – Estende ancora una volta il lockdown, almeno fino al 14 dicembre, perché i tassi di contagio da coronavirus si mantengono elevati. Dopo aver resistito alla prima ondata di pandemia con un numero di vittime relativamente basso rispetto ad altri paesi europei, negli ultimi mesi la Grecia ha registrato un forte aumento dei morti. Il lockdown, imposto il 7 novembre per la durata di 3 settimane, era già stato prolungato fino al 7 dicembre.

Usa – Il direttore dei Centers for Disease Control and Prevention prevede che gli Usa stanno per attraversare “il momento più difficile della storia della salute pubblica della nazione”. Robert Redfield ha dichiarato che i primi picchi di casi di Covid-19 si sono concentrati in un’area del paese o in un’altra, e gli operatori sanitari e le attrezzature sono stati spostati da un luogo all’altro per affrontarli. Ma ora, dice, tutte le parti del paese stanno assistendo a un aumento delle infezioni e delle malattie. “La realtà è che dicembre, gennaio e febbraio saranno mesi difficili. Credo che sarà il momento più difficile nella storia della salute pubblica di questa nazione”. In attesa dell’approvazione del vaccino da parte della Food and Drug Administration, i tre ex presidenti – riporta Cnn – sperano che una campagna di sensibilizzazione per promuovere la fiducia nella sua sicurezza ed efficacia possa essere un messaggio potente mentre i funzionari della sanità pubblica americana stanno cercando di convincere i cittadini a vaccinarsi.

Russia – Nel corso dell’ultima giornata 554 persone sono morte a causa della malattia portando a 41.607 il totale ufficiale delle vittime dell’epidemia. Intanto la Corea del Nord ha comunicato che produrrà 150 milioni di dosi di Sputnik V, il vaccino russo contro il coronavirus, e saranno tutte consegnate ai paesi del Medio Oriente.

Sudafrica – Si teme il ritorno di focolai, che potrebbero riprendere piede durante le imminenti festività e i raduni annessi. Il Paese sta combattendo per contenere i contagi a seguito di focolai riportati nella Provincia del Capo Orientale e in quella del Capo Occidentale lo scorso mese. Il numero di nuovi casi giornalieri nel Paese ha superato i 3mila la scorsa settimana, superiore del 50 per cento rispetto alla media dei 2mila registrati all’inizio di novembre. Il Sudafrica registra a oggi 796.472 casi di coronavirus e 21.709 decessi legati alla pandemia.