Dopo un difficile percorso riabilitativo, Antonelli stava migliorando: era vigile e riusciva alimentarsi e riconosceva le persone. Cordoglio alla famiglia da parte di tutto il mondo del ciclismo
Era stato ricoverato a causa del Covid nel giorno del suo 21esimo compleanno, il 30 novembre. Ma Micheal Antonelli non ce l’ha fatta ed è morto a causa di una grave crisi respiratoria il 4 dicembre all’ospedale di San Marino. Corridore della squadra ciclistica Mastromarco Sensi Nibali, Antonelli combatteva da due anni per tornare in pista: il 15 agosto 2018 era stato vittima di un grave incidente durante la corsa Firenze-Viareggio, storica toscana per dilettanti Under 23. Da allora per lui era iniziato un lungo percorso di convalescenza. Dopo il lungo coma e la riabilitazione era anche riuscito a tornare a casa, ma poi era stato contagiato dal Covid.
Quel giorno del 2018, Antonelli stava percorrendo un tratto in discesa sulla montagna pistoiese. All’improvviso, una caduta nel gruppo sbalzò Antonelli fuoristrada, facendolo precipitare nel dirupo sbattendo violentemente la testa. Era stato portato in elisoccorso all’ospedale Careggi di Firenze in condizioni disperate. Dopo un difficile percorso riabilitativo, Antonelli stava migliorando: era vigile e riusciva alimentarsi – riporta la Gazzetta dello Sport – riconosceva le persone. Poi lo aveva colpito il virus. Le sue condizioni, già critiche, sono peggiorate velocemente, fino alla crisi respiratoria di oggi, che gli è stata fatale. Cordoglio alla famiglia da parte di tutto il mondo del ciclismo.