E' il primo live che ha come obiettivo la valutazione dei test rapidi come soluzione per tornare a goderci la musica dal vivo. Lo racconta Federica Artina su Indie-Zone
Siamo a Barcellona. Esattamente alla Sala Apolo, un posto dove si va a vedere concerti. È qui che il prossimo 12 dicembre si terrà il primo live che ha come obiettivo la valutazione dei test rapidi come soluzione per tornare a goderci la musica dal vivo. Lo racconta Federica Artina su Indie-Zone: “Dietro l’iniziativa, che nasce più come un trial clinico che come puro evento musicale in sé e per sé, ci sono il festival Primavera Sound, la Fundación Lucha contra el Sida y las Enfermedades Infecciosas (Fondazione per la lotta contro l’Aids e le malattie trasmissibili) e l’ospedale universitario Germans Trias i Pujol (Can Ruti) oltre ovviamente alla Sala Apolo, che ha messo a disposizione la sua storica struttura nel cuore della capitale catalana”, si legge. Curiosi di sapere come funziona? Bene. Mille volontari. Un test antigenico rapido prima di entrare. Negativo? Via libera. Dentro, mascherina e nessuna distanza. I mille volontari verranno monitorati anche nei giorni successivi: giorno successivo con test nasofaringeo e poi, dopo otto giorno, test rapido. La procedura è un tentativo che mira ad aprire la via anche per i grandi eventi e non è lontana dalla proposta che le associazioni italiane dei live hanno portato al Governo. Quale che sia la via, è importante iniziare a cercarla: il settore ha perso il 97% rispetto allo scorso periodo dello scorso anno. Trovare il modo per ricominciare a sentire musica live è una priorità.