La decisione di abbattere tutti gli animali è stata presa dall’Ats Valpadana, in seguito all’ordinanza del ministero della Salute che prevede l’uccisione di tutti i visoni, anche i riproduttori, nelle strutture in cui vengono rilevati casi di animali positivi al coronavirus. Questo per l’alto rischio che gli animali possano contagiare gli esseri umani con una forma mutata del virus. Nell’allevamento di Capralba, il più grande d’Italia con circa 28mila animali (quasi la metà di quelli allevati per la pelliccia in Italia) sono stati trovati tre casi di visoni positivi al coronavirus

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