“Abbiamo fermato la destra estrema al governo ma si sta forgiando qualcosa di più” tra i partiti di maggioranza: c’è qualcosa che “la sta facendo tenere assieme, qualcosa di più profondo, dei valori condivisi“. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, promuove l’alleanza di governo nel suo intervento a “Il cantiere della sinistra”, evento organizzato dalla fondazione di Massimo D’Alema, Italianieuropei. Quasi tre ore di dibattito che ha unito su Zoom figure storiche del centrosinistra, compreso l’attuale segretario del Pd Zingaretti e i ministri Franceschini e Speranza, in una discussione del futuro della politica e sulle prospettive dell’alleanza su cui si poggia l’attuale governo, ossia quella tra i dem e il Movimento 5 stelle. E proprio questo punto ha visto convergere il parere positivo di molti. A partire dal padrone di casa, D’Alema, che ha detto di “sostenere” pienamente questo esecutivo, con un invito a fare uno sforzo in più, a guardare oltre l’emergenza per creare un campo progressista allargato. Ma se si discute della rotta da prendere, per Matteo Renzi, ex leader Pd e oggi a capo di Italia Viva, bisogna spostarsi verso il centro e privilegiare una politica riformista. Mentre Elly Schlein è su posizioni opposte e fa appello all’autocritica: “Dobbiamo riuscire a fare fronte comune con le altre forze politiche e progressiste con cui condividiamo tante battaglie”

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D’Alema in cardigan, Renzi con polo e fetta biscottata. La sinistra in streaming si piace ma non si piglia

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