Viterbo, dove ha scontato i 16 anni di condanna che gli sono stati comminati con rito abbreviato per l'omicidio di Meredith Kercher, avvenuto la notte del 1 novembre 2007 a Perugia. In semilibertà dal settembre del 2019, Guede non rientrava più a dormire in cella già da qualche mese
Il fine pena è previsto per i primi mesi del 2022. Ma da oggi Rudy Guede, unico condannato in via definitiva per l’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto nel 2007, non dovrà più tornare in carcere. Il tribunale di sorveglianza di Roma gli ha concesso l’affidamento ai servizi sociali. Per i giudici il percorso di reinserimento sociale dell’ivoriano, ormai 37enne, “appare in uno stato particolarmente avanzato”. Per il momento Guede non si sposterà da Viterbo, dove ha scontato i 16 anni di condanna che gli sono stati inflitti con rito abbreviato per l’omicidio della studentessa inglese, avvenuto a Perugia la notte tra l’1 e il 2 novembre del 2007. Per il delitto sono stati definitivamente assolti Amanda Knox e Raffaele Sollecito.
Pur avendo sempre ammesso la sua presenza nella casa del delitto, Guede ha negato di avere ucciso Kercher. Contro di lui c’erano l’impronta di una mano insanguinata e altre tracce di Dna trovate sulla scena del crimine. Guede sostenne di aver cercato di soccorrere la ragazza che era stata accoltellata mentre lui si trovava in bagno. Il 20 ottobre del 2007 venne arrestato a Magonza, in Germania, dove era fuggito. In semilibertà dal settembre del 2019, Guede opera come volontario presso la Caritas locale e già da qualche tempo non rientrava più a dormire in cella, usufruendo di uno speciale permesso legato alle norme per prevenire il contagio Covid all’interno degli istituti di reclusione. Guede alloggerà in un appartamento che gli è stato messo a disposizione e dovrà rispettare alcune regole, come non uscire la sera dopo le 21.
I giudici hanno sottolineato il suo “percorso più che decennale del tutto privo di qualsiasi mancanza sotto ogni profilo”, parlando anche di “permanente adesione all’opera di rieducazione“. In carcere Guede ha ottenuto la laurea triennale con 110 e lode in Scienze storiche del territorio e della cooperazione internazionale. Ha poi proseguito gli studi occupandosi di narrazione cinematografica. Nel corso della detenzione Guede ha ottenuto diversi permessi ed è anche tornato a Perugia. Guede è apparso “molto contento” al suo legale, Fabrizio Ballarini, per la decisione dei giudici.