Sono 18.887 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore su 163.550 tamponi processati. Il nuovo bollettino del ministero della Salute segnala anche altri 564 morti: superata la soglia dei 60mila decessi dall’inizio della pandemia. In totale da febbraio ad oggi sono 60.078 le persone con il Covid che sono morte. Solo questa settimana i morti sono stati più di 5mila (5.174), ancora leggermente in crescita rispetto ai 5.081 di settimana scorsa.
I contagi giornalieri calano di 2.165 unità rispetto a sabato e tornano sotto quota 20mila per la prima volta dopo 4 giorni. Nel complesso questa settimana sono stati scoperti 143.699 nuovi positivi, più di 30mila in meno rispetto alla scorsa settimana quando nei 7 giorni i contagi furono 176mila. Nel confronto con la media dell’ultimo mese, questa settimana i nuovi casi sono calati del 34 per cento. Un trend che conferma il netto rallentamento della curva: il calo è ben più deciso rispetto al -23% osservato la settimana scorsa in relazione alla settimana ancora precedente.
L’avvertenza a non sottovalutare questa situazione, come ha ricordato più volte l’Istituto superiore di sanità nei giorni scorsi, arriva ancora una volta dall’incidenza, che resta alta. Il rapporto tra i positivi e tamponi processati oggi infatti arriva all’11,5%, dopo che ieri era sceso al 10,8% e venerdì invece era di nuovo sopra l’11%. Significativo anche in questo caso il confronto con domenica scorsa, quando il tasso di positività era all’11,6%. Nell’ultima settimana il rapporto tra contagi e test effettuati è rimasto praticamente invariato: viene ancora trovato più di un positivo per ogni 10 tamponi processati. Troppi per poter pensare di tenere sotto controllo la situazione grazie al tracciamento.
Dopo giorni di calo, oggi tornano nuovamente a salire i ricoveri in ospedale: +233. In totale sono 30.391 i pazienti Covid in area medica: solo 7 giorni fa – domenica scorsa – erano circa 2500 in più. Buone notizie arrivano anche dal saldo tra ingressi e uscite in terapia intensiva, che resta ancora negativo: rispetto a sabato ci sono 63 posti letto in meno occupati da malati Covid. Rispetto a domenica scorsa ci sono 299 pazienti in meno in terapia intensiva. I guariti o dimessi oggi sono invece 17.186. I soggetti attualmente positivi tornano leggermente a salire: oggi sono 755.306 (+1.137).
Il Veneto registra 3.444 nuovi contagi ed è per il secondo giorno consecutivo la Regione con il maggior numero di casi in termini assoluti. Il rapporto tra positivi e tamponi effettuati è al 23,9%. Ancora più alto (24,5%) in Puglia, dove oggi ci sono 1.789 nuovi casi e il confronto con la scorsa settimana racconta di un aumento dei contagi: dal 23 al 29 novembre erano stati 9711, in questi ultimi 7 giorni invece sono arrivati a 11.123. Il presidente della Regione, Michele Emiliano, sta valutando di tenere in area arancione le province di Foggia e Barletta-Andria-Trani e parte dell’area Murgiana della città metropolitana di Bari. Dei casi odierni 783 sono in provincia di Bari, 136 in provincia di Brindisi, 160 nella provincia Bat, 214 in provincia di Foggia, 220 in provincia di Lecce, 259 in provincia di Taranto, 8 residenti fuori regione e 9 casi di residenza non nota sono stati riclassificati ed attribuiti.
Oltre alla Puglia, il contagio riprende leggermente nel già citato Veneto e in Sardegna. Nelle altre Regioni invece il trend sembra essere ovunque in calo. La seconda regione per numero assoluto di nuovi casi è la Lombardia con 2.413, ma soprattutto ci sono ancora 140 morti. Dati stabili rispetto a ieri in Emilia-Romagna (1.788 ), Lazio (1.632 ), Campania (1.552), Piemonte (1.269) e Sicilia (1.022).