“Scompare con Lidia Brisca Menapace una figura particolarmente intensa di intellettuale e dirigente politica espressione del dibattito autentico che ha attraversato il Novecento”. E’ questo il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inviato al Presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo, in onore dell’ex senatrice e partigiana morta a 96 anni. “I valori che ha coltivato e ricercato nella sua vita – è scritto nel messaggio – antifascismo, libertà, democrazia, pace, uguaglianza, sono quelli fatti propri dalla Costituzione italiana e costituiscono un insegnamento per le giovani generazioni”. Mattarella ha anche ricordato il percorso di Lidia Brisca Menapace: “Staffetta partigiana in Val d’Ossola, brillante laureata presso l’Università Cattolica di Milano, dove sarà lettore di lingua italiana, dirigente della Democrazia Cristiana e vice presidente della Provincia di Bolzano, animatrice del movimento delle donne, tra i fondatori del Manifesto e, infine, senatore per Rifondazione comunista nella XV legislatura repubblicana, Lidia Menapace è stata fortemente impegnata sui temi della pace, con la Convenzione permanente delle donne contro tutte le guerre”. Poco prima a salutarla commosso era stato proprio il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliaruolo: “È un lutto per l’Anpi, è un lutto per il Paese. Ciao Lidia, partigiana della democrazia, della pace, dell’uguaglianza, dei diritti delle donne, cioè dell’umanità. Resterai nella coscienza e nell’impegno di tutte e tutti noi”.
Tanti i messaggi di cordoglio arrivati dalla politica. Tra i primi, quello del presidente della Camera Roberto Fico: “Lidia Menapace ha scritto delle pagine preziose della nostra storia”, ha scritto su Twitter. “Staffetta partigiana, pacifista, si è sempre battuta per i diritti delle donne. Non dimenticheremo il suo grande impegno civile e politico”.
Per la viceministra degli Esteri Marina Sereni: “E’ un grande dolore. Se ne va una donna tanto minuta nel fisico quanto grande nella statura morale e ideale. Lascia un vuoto ma anche tanti insegnamenti. Ciao Lidia”. Loredana De Petris (Liberi e Uguali) ha voluto salutare Menapace “a nome mio di tutto il gruppo Misto del Senato”: “Esprimo immenso cordoglio per la scomparsa di Lidia Menapace, uccisa dopo una strenua lotta dal Covid. Partigiana, pacifista, femminista, ex senatrice, Lidia è stata una militante instancabile sempre in campo, sino agli ultimi giorni, per difendere la democrazia, i diritti dei più deboli, l’antimilitarismo. Ma era anche una donna ironica e arguta, di estrema e raffinata intelligenza. Incarna il meglio della storia repubblicana. Non la dimenticheremo mai”.
“Abbiamo sperato in questi giorni che ci sorprendesse per l’ennesima volta con la sua inesauribile vitalità – scrive il segretario di Rifondazione Maurizio Acerbo – Il suo nome si aggiunge al lungo elenco delle vittime del maledetto covid. Perdiamo non solo una compagna del nostro partito ma un punto di riferimento imprescindibile per tutta l’Italia democratica e antifascista. Lidia è stata una delle personalità più belle della storia della nostra Repubblica”. Menapace, aggiunge Acerbo, “ha dato un contributo straordinario alle lotte e all’elaborazione teorica, è stata un esempio di gioia, curiosità, spirito critico, di militanza intelligente, appassionata, instancabile. È stata per tutta la vita una partigiana della lotta contro ogni forma di oppressione. Grazie Lidia per tutto quello che ci hai insegnato”.
“Con profonda tristezza che apprendiamo la scomparsa di Lidia Menapace, grande donna, partigiana forte e coraggiosa. Pacifista e punto di riferimento per il femminismo italiano, è stata un esempio per i giovani e gli studenti, ai quali aveva raccontato gli anni della Resistenza. Il suo impegno culturale e sociale farà per sempre parte della storia di questo Paese”, hanno scritto in una nota Luana Zanella e Marco Boato, componenti dell’esecutivo nazionale dei Verdi, nonché esponenti di Europa Verde.