Adam Thomson è arrivato al successo per caso quando ha pubblicato su Amazon Delitti vaticani. Non aveva mai pensato all’autopubblicazione, un giorno un po’ per gioco, un po’ per curiosità, ha pubblicato un fantasy e un vecchio raccontino di fantascienza su Lulu. Dopo l’esperienza con Lulu, passò a StreetLib. Ed era molto soddisfatto, ma la maggior parte delle vendite arrivava da Amazon, così decise di trasferire i romanzi su quella piattaforma.
E fu il boom! Adam non ci credeva. E non perché non avesse stima in se stesso o ancor peggio sottovalutasse le sue opere, ma perché la sua visione non era quella di un venditore. In realtà a lui non interessava l’aspetto commerciale, era più attratto dalla possibilità di condividere i suoi libri con qualche lettore, però non avrebbe mai immaginato una risposta così clamorosa.
Quando aveva scoperto che Delitti vaticani era stato addirittura il settimo libro più letto in Italia durante il primo lockdown, era rimasto senza parole. Un tale successo proprio non se lo aspettava e, per certi aspetti, un po’ lo spaventava. Era diventato oggetto di un’attenzione da parte di editori e agenzie letterarie, che non aveva mai sollecitato e che lo metteva a disagio.
Dall’idea iniziale di diffondere alcune sue opere, si era ritrovato in un contesto che premeva per contratti, mandati e nuovi libri. Aveva iniziato a scrivere perché la scrittura gli trasmetteva pace e serenità ed ora si trovava catapultato in un mondo sconosciuto e che nemmeno desiderava conoscere.
Ma Adam Thomson ha compreso appieno il successo dei suoi romanzi con la pubblicazione di Bambini scomparsi. Il libro è stato messo in vendita a maggio di quest’anno e senza pubblicità, in poco tempo, ha venduto tantissimo e ha superato un milione di pagine lette con il servizio Kindle Unlimited di Amazon che consente agli abbonati di leggere gli e-book senza acquistarli. Una grande libertà per i lettori e un’immensa soddisfazione per gli autori. Se un libro ha tante pagine lette significa che piace.
Questo secondo Thomson è l’unico grande criterio per comprendere il gradimento di un’opera e il motivo principale per cui lui apprezza tanto Amazon. Anche se non puntava al successo commerciale, è molto felice che tante persone seguano le avventure di Andrew e Sam. Inoltre, l’ansia provocata dal condividere quella di parte di se stesso che inevitabilmente ogni scrittore pone nelle sue opere, è svanita grazie al sostegno e ai messaggi che tanti lettori gli hanno inviato.
Anche adesso, nella fase due di Covid-19, i suoi libri vengono letti e acquistati e ogni tanto Adam ha tentazione di lasciare il lavoro per dedicarsi completamente alla scrittura. Ma poi torna con i piedi per terra e continua a ritagliarsi il tempo da dedicare al suo “hobby”, preferibilmente la notte quando c’è silenzio ed è più facile concentrarsi.
Quello di cui è certo è che non rinuncerà mai alla sua libertà, nemmeno se arrivasse un’offerta da un editore molto blasonato. Secondo Thomson l’autopubblicazione è un modo meraviglioso di diffondere le proprie idee e i propri pensieri con una libertà priva dei freni e delle censure che gli editori tradizionali a volte pongono.
Infine, Adam dà alcuni consigli ai self-publisher: valutare con attenzione dove farlo, le piattaforme non sono tutte uguali e spesso hanno anche finalità differenti, per una condivisione non commerciale per esempio esistono servizi come Wattpad; accettare le critiche e affidare il romanzo a un editor professionista che, oltre ad essere di grande aiuto all’autore, migliora la qualità dell’opera.