Un breve colloquio tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e Matteo Salvini dopo oltre un anno e mezzo di gelo, silenzi, affondi e insulti del secondo al primo. Nel giorno di uno passaggi più delicati al Senato, il premier e il suo ex vice tornano a parlarsi. Il leader della Lega, riferiscono fonti del Carroccio, si è avvicinato a Conte chiedendo un “incontro urgente”, dopo aver rifiutato più volte la mano tesa del presidente del Consiglio in questi mesi di pandemia.
Due i temi proposti dal segretario leghista: il Natale e la riapertura della scuole. In particolare, Salvini ha espresso preoccupazione perché la ripresa dell’attività scolastica senza programmazione – soprattutto a proposito del trasporto pubblico – rischia di aumentare i contagi. L’ex vicepremier ha anche chiesto di allentare i divieti previsti nei giorni di festa, almeno per permettere la circolazione all’interno delle province o nel raggio di poche decine di chilometri dalla propria abitazione.
“Con Conte ci separano tante cose ma l’amore per l’Italia va oltre. Gli ho detto di chiamarci sulla scuola. Attenzione perché la riapertura rischia di essere una catastrofe se non si organizza il trasporto pubblico, si diminuiscono le presenze nelle classi – ha confermato il leader della Lega al Tg2Post – Il secondo tema è stato il Natale: il diritto alla salute viene prima di tutto ma non si devono chiudere gli italiani in casa, separare le famiglie e gli anziani. Conte mi ha risposto: ci pensiamo”.
Nessuna conferma sulla riflessione da parte di Palazzo Chigi, dopo che nelle scorse ore era giunto un nuovo no ad allentare le misure previste per il giorno di Natale, Santo Stefano e Capodanno. Resta invece aperto il nodo scuola, con gli studenti che – stando alle previsioni attuali – dovrebbero rientrare in classe il 7 gennaio con la didattica integrata: il 75% degli alunni seguirà le lezioni in presenza, agli altri verrà garantita la didattica a distanza.