Il giorno dopo la prima vaccinazione in Gran Bretagna e l’annuncio dell’approvazione da parte del Canada, l’azienda tedesca Biontech che ha sviluppato con Pfizer il primo vaccino approvato – che ha una efficacia dichiarata superiore al 90% ma che deve essere conservato a temperature polari – fa sapere che la seconda generazione del composto creato per arginare l’epidemia di coronavirus potrebbe essere pronta già nella seconda metà del 2021.
Il co-fondatore di BioNtech, Ugur Sahin, in un’intervista alla tv tedesca Rtl, come riporta Bild, ha spiegato che l’azienda è già al lavoro sul nuovo vaccino, che potrebbe essere trasportato a temperatura ambiente, piuttosto che agli attuali -70 gradi, condizione che rende il trasporto logisticamente complicato. Il vaccino, sviluppato con la tecnica dell’Rna messaggero, è simile a quello dell’azienda Moderna che però può essere conservato a temperature meno impegnative per chi dovrà trasportarlo, conservarlo, distribuirlo e somministrarlo. Non è difficile immagine che la “concorrenza” dell’azienda Usa sulla conservazione non abbia stimolato gli scienziati tedeschi.
Il ricercatore inoltre “ritiene che entro l’estate saranno disponibili dosi sufficienti di vaccino affinché circa il 60-70% della popolazione tedesca sia immunizzata“. L’annuncio di Biontech arriva nel giorno dell’attacco hacker all’Agenzia europea del farmaco (Ema). Duranta il cyber assalto sarebbero stati rubati documenti relativo al vaccino anti Covid Pfizer-BioNtec: “È importante sottolineare che né il sistema BioNtech né quello di Pfizer sono stati violati in relazione a questo incidente e che non abbiamo conoscenza dei dati personali che sarebbero stati violati”.
Intanto cresce l’attesa nel resto d’Europa e in Italia per capire quale sarà la data per l’inizio delle vaccinazioni contro il Covid-19 in Italia. Se non vi saranno intoppi autorizzativi, arriverà come previsto entro fine gennaio e comunque dopo l’ok dell’Ema. La direttrice dell’agenzia ha spiegato che per quanto riguarda BioNtech Pfizer i dati ricevuti sono positivi per quanto riguarda efficacia e sicurezza” e se non ci saranno imprevisti , l’ente regolatorio “dovrebbe esprimersi probabilmente il 29 dicembre”. Una volta avuto l’ok di Amsterdam, “la validazione italiana sarà pressoché immediata rispetto a quella europea ma, ad ora, non ci sono basi per indicare un giorno preciso rispetto a un altro”, precisa Aifa, l’Agenzia italiana. Sarà il produttore a spedire le dosi verso un unico hub nazionale, l’aeroporto militare di Pratica di Mare, dove verranno stoccate prima di essere spediti verso le regioni.