Il commissario all'emergenza spiega che domani partirà la call per arrivare a reclutare, nel picco della campagna, "fino a 3mila medici e 12mila infermieri". Nel frattempo si sono chiuse le gare per la fornitura di aghi, siringhe e diluenti. Arcuri: "Risultati sopra le attese. Solo per le siringhe ci sono arrivate proposte per oltre 1 miliardo di unità a fronte di un fabbisogno di 158 milioni"
Procedono senza intoppi i lavori del commissario all’emergenza Domenico Arcuri in vista della campagna di vaccinazione di massa che prenderà il via a fine gennaio 2021. Nei giorni scorsi “sono scaduti i termini per la presentazione delle offerte” per la fornitura di siringhe, aghi e cloruro di sodio (il diluente necessario per alcuni vaccini), spiega lo stesso Arcuri durante la consueta conferenza stampa settimanale. “Le valutazioni sono ancora in corso, ma posso anticipare che abbiamo registrato risultati molto positivi, anche sopra le attese”. I numeri sembrano confermarlo: “Ci servono 158 milioni di siringhe e ce ne hanno proposte oltre 1 miliardo“. L’Italia ha ricevuto 65 offerte da 22 imprese in totale, italiane, europee, statunitensi o operanti in altri Paesi del mondo. “Per il lotto 1, cioè le siringhe che sono presenti nelle raccomandazioni per il vaccino Pfizer, – chiarisce Arcuri – abbiamo ricevuto 18 offerte, pari a circa 6 volte le quantità necessarie”. E lo stesso è avvenuto con le altre gare.
Per quanto riguarda i tempi, il commissario è ottimista: “Un terzo dei prodotti offerti sembrano già registrati nei database del ministero della Salute, quindi possono essere subito commercializzati e utilizzati per la campagna di vaccinazione”. A partire da domani, invece, partiranno due avvisi per la campagna di reclutamento del personale sanitario. “Faremo una call aperta, chiederemo a chi vorrà partecipare di dare una mano. Ci aspettiamo al picco della campagna di poter utilizzare fino a 3mila medici e fino a 12mila infermieri“, chiarisce Arcuri. Che poi aggiunge: “In Italia ci sono circa 10mila neolaureati in medicina e non tutti riescono subito a entrare nelle scuole di specializzazione. Ci sono pure gli specializzandi e i medici in pensione. Faccio un appello: dateci una mano, servirà davvero al vostro Paese”. Sono in dirittura d’arrivo pure i bandi per un accordo quadro con “una o più società di somministrazione che, come da consuetudine nel settore della salute, ci supporteranno per la gestione di questa platea di professionalità”.
Arcuri è tornato anche sul tema della piattaforma digitale per il vaccino: “Poste Italiane ed Eni ci stanno aiutando nell’implementazione di una app, è un sistema molto complesso nel quale ci saranno molte componenti: un call center, elementi di tracciabilità, riconoscibilità e possibilità di alimentare i sistemi informativi delle regioni e del ministero della salute nell’implementazione di una sorta di anagrafe dei vaccini uguale a quella che c’è per tutti i vaccini somministrati per la popolazione italiana”. In attesa che l’Ema dia il suo via libera al vaccino Pfizer (previsto per il 29 dicembre) e a quello di Moderna, oltre a quelli delle altre 5 aziende con cui l’Ue ha già stipulato dei contratti, avverte però il commissario all’emergenza, è necessario mantenere “prudenza, responsabilità e cautela“. “L’analisi dei dati di queste settimane ci conferma che la curva si sta congelando. I contagiati di oggi sono il 26% di meno di una settimana fa, quando erano il 20% di meno della settimana precedente”, spiega. Tutto merito del dpcm che ha diviso l’Italia in tre zone di rischio, ma va detto che il virus “continua a resistere” e fatica “a farsi annientare”. Speriamo, conclude Arcuri, che quello di Natale sia “l’ultimo sacrificio”.