Televisione

Cartabianca, Di Mare: “Rai valuti interviste di Bianca Berlinguer, attacchi indecenti nei miei confronti. Mauro Corona? È bene stia fuori dall’azienda”

Così ha dichiarato il direttore di Rai3 in commissione di Vigilanza Rai ritornando sull'esclusione dal programma "Cartabianca" dello scrittore Mauro Corona e delle successive polemiche

di Giuseppe Candela

”La signora Berlinguer è stata più volte invitata da me a non rilasciare più dichiarazioni, in base anche alle indicazioni del codice interno, e non ha ascoltato: sono fortemente aziendalista e sono sicuro che i vertici sapranno cosa indicare alla signora Berlinguer sulla questione delle interviste”, ha dichiarato il direttore di Rai3 Franco Di Mare in commissione di Vigilanza Rai ritornando sull’esclusione dal programma “Cartabianca” dello scrittore Mauro Corona e delle successive polemiche. La padrona di casa si era raccontata in due interviste, al Fatto Quotidiano e al Corriere della Sera, aspetto non apprezzato dal dirigente: “In generale trovo indecente che un dirigente venga attaccato in questo modo, evidentemente è nel destino dei direttori. Le interviste vanno autorizzate da parte dell’azienda, dei vertici”.

Di Mare ha rivendicato la decisione di escludere dal talk show del martedì sera Corona dopo le frasi riferite alla stessa Berlinguer “Sta zitta, gallina”: “La violenza fisica di genere nasce da quella psicologica e verbale: 2,1 milioni di donne secondo l’Istat vengono vessate quotidianamente da fidanzati e mariti. Corona era già stato sospeso una volta, non solo per le parole incontinenti, ma anche per i comportamenti aggressivi, beveva in diretta, faceva pubblicità in diretta. E questo non è consentito. Nulla di personale, mi sta anche simpatico, ma certi atteggiamenti verbalmente violenti, aggressivi, offensivi, non sono consentiti. Berlinguer lo ha perdonato, sono contento. Ma in base al Contratto di servizio e al Codice Etico è bene che stia fuori dell’azienda, per quello che ha fatto e detto“.

“Come si può quindi tollerare che si dica ‘zitta tu, gallina’? continuando a fare finta di niente? Mi limito ad applicare i regolamenti, il Contratto di servizio è il nostro faro. Se poi qualcuno mi dice che non è questa la strada, faccio un passo indietro“, ha aggiunto il direttore della terza rete del servizio pubblico. Di Mare ha poi risposto alle domande dei parlamentari sulla presenza di volti Rai in programmi in diretta concorrenza: “Il 25 novembre ho inviato all’ad Salini una mail in cui, in sintesi, definivo sconcertante e bizzarro che Botteri e Maggioni avessero partecipato al programma concorrente di Cartabianca, ho chiesto conto di questa cosa.”

Nonostante questa mail martedì scorso su La7 da Floris è stato ospite Ranucci: “Ho autorizzato invece il vicedirettore Ranucci a partecipare a DiMartedì perché andava lì a testimoniare quello che Report aveva fatto la settimana prima: abbiamo pensato che potesse essere uno stimolo, una sottolineatura rimarchevole del lavoro svolto da Rai3 fino a quel momento. E quella sera Cartabianca non ha perso niente in termini di ascolti, non c’è stato danno”.

Di Mare si è soffermato poi sul discorso auditel rivendicando risultati in crescita: “Nei primi tre mesi d’autunno lo share di Rai3 è cresciuto del 10% sull’intera giornata e del 12% sul prime time rispetto allo stesso periodo di un anno fa, ponendola come terza rete assoluta fra le sette generaliste, con un salto di due posizioni, attestandosi dopo Rai1 e Canale 5. Su tutte le proposte della rete svettano Che tempo che fa e Report: Fazio, tornato a casa su Rai3, ha visto crescere la media del programma del 2,30%, cioè 750mila spettatori in più rispetto al 2019. So che non tutti hanno la stessa opinione di Fazio, ma credo davvero che sia un valore assoluto per l’intera tv pubblica, nella quale ha trascorso tutta la sua vita professionale, e mi auguro resti con noi per molto tempo ancora. Altro beniamino di Rai3 è Sigfrido Ranucci, il più noto, stimato e temuto giornalista d’inchiesta in Italia. Spesso i servizi di Report anticipano la magistratura, come è appena accaduto con la vicenda Oms. Report ha guadagnato 2.68 punti di share e 780mila spettatori in valori assoluti”. Si tratta di dati non contestualizzati, il successo di Rai3 in prime time sembra prescindere dalla nuova gestione, trattandosi di titoli già in essere, salvo il ritorno di Che tempo che fa, mentre non risultano citazioni per “Titolo V“, nuovo talk show del venerdì sera fermo al 2% di share. A influire sulla crescita auditel del daytime anche i risultati record dei telegiornali regionali che non dipendono però dal Tg3 di Orfeo.

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