Chigi: "Rallentamenti limitati al caricamento di carte di credito su circuiti internazionali. Ciò dipende da problemi sull'infrastruttura di Sia S.p.A. che gestisce l’autorizzazione di queste carte e che sta lavorando per trovare quanto prima una soluzione definitiva in grado di supportare gli ingenti carichi". La ministra Pisano: "La componente in questione era commisurata a gestire flussi importanti e tuttavia non era sufficiente rispetto all’enorme carico di traffico ricevuto"
Hanno superato quota 3,2 milioni i cittadini iscritti al programma cashback per un totale di quasi 5 milioni di strumenti di pagamento elettronici attivati, direttamente dall’app IO o attraverso i canali messi a disposizione dagli altri soggetti. Ma su IO, ammette Palazzo Chigi, “persistono alcuni rallentamenti limitati al caricamento di carte di credito su circuiti internazionali. Ciò dipende da problemi sull’infrastruttura di Sia S.p.A. che gestisce l’autorizzazione di queste carte e che sta lavorando per trovare quanto prima una soluzione definitiva in grado di supportare gli ingenti carichi”. La ministra dell’Innovazione Paola Pisano durante un question time in commissione alla Camera ha detto che il governo, visti i disagi di questi giorni, sta valutando la proposta di estendere il termine del cashback di Natale al 6 gennaio.
Malgrado i rallentamenti, secondo la presidenza del Consiglio “solo attraverso l’app IO sono state registrate più di 2,7 milioni di carte di credito e quasi 1,5 milioni di carte PagoBANCOMAT”.
Inoltre, sull’app IO, si cominciano a visualizzare le prime transazioni con indicazione dell’importo iniziale dell’Extra Cashback di Natale accumulato.
Pisano ha confermato che i rallentamenti nella raccolta dei dati per il programma “hanno riguardato la parte del ”Pay management” di Sia , l’azienda che gestisce la sezione “Portafoglio” dell’applicazione “Io”: “La componente in questione era commisurata a gestire flussi importanti e tuttavia non era sufficiente rispetto all’enorme carico di traffico ricevuto. I disagi si sono verificati nell’inserimento delle carte di credito sui circuiti internazionali legati a limiti infrastrutturali del partner tecnologico Sia con il quale stiamo lavorando per risolvere queste limitazioni”.