I tre paperoni risiedono in stati dove i redditi non vengono tassati. Centinaia di milioni di dollari persi dall'erario mentre gli Stati Uniti si trovano a fronteggiare, come gli altri paesi, una delle crisi economiche più gravi di sempre
Incredibile ma vero. I tre cittadini statunitensi più ricchi non pagano tasse. Neppure un centesimo su quanto incassano dai proventi delle loro gigantesche partecipazioni finanziarie. Jeff Bezos di Amazon (patrimonio stimato di 183 miliardi di dollari), Bill Gates di Microsoft (118 miliardi) ed Elon Musk di Tesla (140 miliardi) risiedono tutti in stati dove non sono previste imposte sui redditi da capitale. I primi due nello stato di Washington, il terzo in Texas. Musk ha infatti annunciato pochi giorni fa di aver spostato la sua residenza dalla California al Texas, lo stesso aveva fatto con la sua fondazione spostata ad Austin lo scorso maggio.
A fare i conti in tasca ai paperoni a stelle e strisce è la rivista Forbes, la stessa che ogni anno stila la celebre classifica delle persone più ricche del mondo. Negli Stati Uniti sono in tutto 9 gli stati che non prevedono tasse sui redditi da capitale. Tra questi anche la Florida, altro luogo scelto da una lunga listi di miliardari come luogo di residenza. La pattuglia dei ricchissimi esenti da prelievi comprende infatti nomi del calibro di Carl Ichan e Paul Singer, due dei finanzieri più agguerriti di Wall Street. Il finanziere Warren Buffet, quinto uomo più ricco al mondo, che a parole si è sempre espresso a favore di una maggiore progressività del prelievo, versa al fisco circa 2 milioni di dollari l’anno. E’ tanto? E’ circa lo 0,05% di quello che in media guadagna ogni anno con i suoi investimenti. Come se un impiegato pagasse più o meno 10 dollari di tasse in un intero anno.
Bezos è un vero e proprio mago del mimetismo fiscale. La sua Amazon, con 11,6 miliardi di profitti nel 2019, è riuscito a chiudere diversi esercizi maturando crediti di imposta (ossia a ricevere soldi invece che versare tasse) grazie alla capacità di sfruttare detrazioni e agevolazioni tra i diversi stati federali. Inutile dire che alla luce di quanto non pagato al fisco, fanno “sorridere” le donazioni (esentasse) erogate a vario titolo dai fortunatissimi. Da ultimo l’assegno da 10 milioni di dollari staccato da Bill Gates per la lotta al Covid.