L'uomo, che al momento si trova a Bali ed è atteso in Italia per il 19 dicembre, sarebbe stato l’organizzatore dei mega parti sulla Terrazza Sentimento. L'avvocato: "Un conto è dire di aver portato sostanza da fuori a dentro l'abitazione, un’altra è essere presente all’interno e consumarla assieme agli altri, limitandosi eventualmente a passarla"
Si allarga l’inchiesta che ha portato in carcere l’imprenditore Alberto Genovese, accusato di stupro e di cessione di droga. Daniele Leali, ritenuto il braccio destro dell’uomo per aver prima stordito con un mix di coca rosa e ketamina poi violentato una 18enne ospite nel suo appartamento in centro a Milano dove era in corso una festa, risulta indagato dalla Procura milanese per detenzione di droga ai fini di spaccio. Leali, che al momento si trova a Bali ed è atteso in Italia per il 19 dicembre, sarebbe stato l’organizzatore dei mega party sulla Terrazza Sentimento.
Nell’indagine, in cui sono in corso accertamenti pure su presunti giri di droga e prostituzione, è indagata anche l’ex fidanzata di Genovese, che sarebbe stata presente nel corso di alcuni presunti abusi sessuali. Una delle ragazze a verbale ha raccontato che il 10 ottobre, il giorno in cui la 18enne sarebbe stata stuprata, “c’era della droga” nel festino nell’attico di lusso dell’imprenditore e “ad un certo punto, c’erano due piatti a disposizione per tutti”. E ha riferito che li portò “vicino al bar” proprio il Leali. “Smentisco quanto dichiarato da queste ragazze – aveva dichiarato il legale di Leali, l’avvocato Sabino Di Sibio -. Un conto è dire di aver portato sostanza da fuori a dentro l’abitazione, un’altra è essere presente all’interno e consumarla assieme agli altri, limitandosi eventualmente a passarla“. Nel frattempo, gli inquirenti avrebbero anche individuato la ragazza che ieri in una trasmissione su Rai2 ha parlato di un presunto tentativo di violenza che avrebbe subito da Genovese ad Ibiza. Sono diversi gli episodi di presunte violenze su cui indagano Procura e Squadra mobile.
Nel registro degli indagati è stata iscritta anche l’ex fidanzata di Genovese. Da alcune testimonianze agli atti, infatti, risulta che anche l’ex compagna sarebbe stata presente nel corso di alcuni abusi. “Ho saputo che girano delle voci su Genovese, nello specifico si dice che lui e la sua ex fidanzata, di cui non so il nome, erano soliti drogare le ragazze alle loro feste private per poi violentarle“, aveva già messo a verbale una delle giovani che ha partecipato al festino del 10 ottobre. Anche la ragazza che la scorsa estate avrebbe subito abusi a Ibiza (ha denunciato alcuni giorni fa e Genovese ora è indagato anche per questo episodio) ha spiegato agli investigatori della Squadra mobile che l’imprenditore e la sua ex fidanzata quel giorno “mi hanno invitata ad andare in camera, per fare un’altra striscia di cocaina, io li ho seguiti, ed avevo chiesto se io potevo farmi di ‘2CB’. Loro hanno acconsentito e sono andata (…) Da quando sono entrata in camera ed ho tirato una striscia di stupefacente di colore rosa che io pensavo fosse ‘2CB’, non ricordo più nulla”.
All’ex fidanzata gli inquirenti, per compiere tutti i necessari accertamenti, contestano il concorso nella violenza e nella cessione di droga. Allo stesso tempo, poi, sulla base delle deposizioni di molte ragazze ospiti dell’analisi delle immagini delle telecamere dell’appartamento (con filmati che vanno da maggio scorso in avanti), nonché di video e foto trovati nei dispositivi sequestrati a Genovese, il procuratore aggiunto Letizia Mannella e il pm Rosaria Stagnaro stanno indagando anche su altri presunti episodi di violenza sessuale e cessione di cocaina. Approfondimenti che per queste ipotesi di reato possono andare avanti anche d’ufficio.