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Coronavirus, la Svizzera chiude locali e negozi dalle 19. Da Parigi a Londra: appelli ai cittadini per evitare un altro lockdown

La paura per una risalita dei positivi e per le festività imminenti spinge le cancelliere europee a optare per nuovi provvedimenti o rivolgere appelli al rispetto delle regole già in vigore. Il governo elvetico introduce dure restrizioni fino al 22 gennaio. Santé publique France denuncia un "rischio elevato" di intensificazione del contagio, Downing Street avverte che la capitale potrebbe presto diventare zona rossa

La Svizzera ha deciso di chiudere ristoranti, bar e negozi dalle 19 in gran parte del Paese a causa del livello costantemente alto di contagi e morti da Covid. Le nuove misure saranno in vigore da sabato fino al 22 gennaio e riguarderanno anche eventi e attività culturali che sono stati limitati a gruppi di cinque persone. Nel giorno in cui in Germania scatta l’allarme per il picco di casi e decessi, con il governo che valuta la possibilità di un lockdown duro già prima di Natale, anche nel resto d’Europa la paura per una risalita dei positivi e per le festività imminenti spinge le cancelliere a optare per nuovi provvedimenti o rivolgere appelli al rispetto delle regole già in vigore. Dal 15 dicembre la Francia inizierà a riaprire parzialmente il Paese: un’apertura ridotta, , visti i risultati non soddisfacenti della diminuzione dei contagi. Oggi Santé publique France nel suo bollettino settimanale denuncia un “rischio elevato” che la circolazione del virus torni a intensificarsi nelle prossime settimane. Un monito e restare cauti e “vigili” è arrivato anche da Downing Street: se il trend non dovesse cambiare, la città di Londra potrebbe presto diventare zona rossa.

La Svizzera – Da sabato, bar, ristoranti, negozi, nonché strutture sportive e ricreative dovranno rimanere chiusi tra le 19 e le 06. Il bollettino odierno registra 5.136 nuovi contagi, 106 decessi e 174 nuovi ricoveri. Venerdì scorso i casi erano stati 4.382. “Non si può più attendere, abbiamo bisogno di drastiche misure supplementari, per fare diminuire i contagi”, ha dichiarato la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga in una conferenza stampa. Il governo svizzero ha disposto anche la chiusura degli esercizi commerciali e delle strutture durante i giorni festivi. Fanno eccezione i ristoranti e i bar. Tutte le misure sono limitate al 22 gennaio 2021. Per le notti di Natale e di Capodanno, il “coprifuoco” inizierà all’una del mattino. Per le riunioni private viene mantenuto il tetto massimo di 10 persone (bambini compresi). Nelle regioni meno colpite dalla pandemia locali e negozi potranno restare aperti fino alle 23. Le deroghe si applicheranno ai cantoni che hanno un tasso di riproduzione del virus (Rt) inferiore a 1 e un’incidenza di infezione inferiore alla media nazionale per almeno una settimana. Il comunicato del governo elvetico sottolinea che “gli ospedali sono vicini al limite e il personale sanitario è sotto pressione. La situazione è preoccupante”. L’esecutivo raccomanda inoltre di limitare i contatti a due nuclei famigliari. Le celebrazioni religiose sono ammesse con un massimo di 50 persone. Tutti gli altri eventi pubblici – ad eccezione dei funerali e delle riunioni politiche – sono vietati. Le attività sportive e culturali sono limitate a 5 persone. Gli sport di contatto rimangono proibiti. Sono mantenute le eccezioni per i bambini e i giovani, nonché per il settore professionistico.

Il Regno Unito – Interpellato sul nuovo incremento di contagi a Londra, dopo la fine delle quattro settimane di lockdown nazionale bis in Inghilterra il 2 dicembre scorso, il portavoce del premier britannico Boris Johnson non ha escluso che se la tendenza dovesse proseguire Londra potrebbe essere spostata nei prossimi giorni dal tier 2 al tier 3: ossia dall’allerta locale arancione a quella rossa, con nuova chiusura di pub, ristoranti, hotel e di alcuni negozi. “Come abbiamo ripetutamente chiarito dall’inizio della pandemia, noi raccomandiamo al pubblico di seguire con scrupolo le linee guida in relazione alle loro attività per assicurare che il livello di diffusione del virus continui a scendere e le comunità siano protette”, ha detto. Il primo ministro e il governo, ha aggiunto, “incoraggiano tutte le persone a rimanere vigili, ad adempiere alle restrizioni locali e a seguire le regole in vigore sul distanziamento sociale”, pena la necessità di un loro irrigidimento sotto Natale. Le stime degli esperti del Sage, l’organismo di consulenti scientifici che affianca il governo inglese, segnalano che l’indice medio Rt di diffusione del coronavirus nel Regno Unito è risalto da o,8-1 a 0,9-1, quando è trascorsa appena una settimana dalla fine del lockdown bis. La soglia resta entro quota 1, al di là della quale scatta l’allarme di un’ipotetica nuova ondata. Ma gli specialisti avvertono di non essere certi che non sia già in via di superamento in alcune aree dell’Inghilterra, in particolare nella zona di sud-est, Londra inclusa, dove i casi quotidiani sono tornati ad aumentare negli ultimi giorni.

La Francia – L’evoluzione attuale della pandemia nel Paese “suggerisce un rischio elevato di un nuovo aumento della circolazione del virus nelle prossime settimane”. E’ scritto nero su bianco nell’ultimo rapporto di Santé publique France che esorta “alla massima vigilanza soprattutto nella prospettiva delle feste di fine anno”. Anche la Francia sta uscendo da settimane di lockdown puro, ma i contagi calano troppo lentamente. Dopo le riaperture ridotte annunciate ieri, oggi è stato annunciato che anche la riapertura della Tour Eiffel – come quelle di musei, teatri e cinema – slitta di almeno tre settimane (era prevista il 16 dicembre). Il governo si prepara inoltre a uno sforzo eccezionale per far rispettare il coprifuoco nella notte di San Silvestro: “Oltre 100mila tra gendarmi e poliziotti saranno mobilitati”, come ha annunciato il ministro francese dell’Interno, Gerald Darmanin.

La Russia – Nel mese di ottobre di quest’anno in Russia sono morte oltre 205.500 persone, 47.800 in più rispetto alle 158.000 decedute nell’ottobre dello scorso anno. Stando ai dati pubblicati da Rosstat, 22.761 persone sono decedute a ottobre con il Covid-19 (diagnosticato o sospettato) ma l’istituto nazionale di statistica, contraddicendo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità, sostiene che la malattia non sia stata la principale causa di morte del 40% di queste persone e quindi stima in 11.630 le vittime del Covid-19 in Russia a ottobre. Questa cifra – sottolinea l’agenzia Afp – è comunque superiore a quella indicata dalle autorità russe, stando alle quali i morti per Covid-19 a ottobre sarebbero 7.274. L’ottobre del 2020 è stato per la Russia il mese col maggior numero di morti dell’ultimo decennio.