“Il presidente del Consiglio ha dichiarato che nell’attuale governo vi sono i ministri migliori del mondo. Conte, cioè, ci ha detto che dopo decenni ci siamo liberati di poveri uomini come Francesco De Sanctis, Benedetto Croce, Guido De Ruggiero, Tullio De Mauro, Salvatore Valitutti, questi poveracci che hanno retto il ministero della Pubblica Istruzione. Finalmente oggi è arrivata la luce con il ministro Azzolina. Il mondo è come uno se lo fa in testa, diciamo”. E’ la staffilata sarcastica sganciata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, contro il governo Conte Due e la ministra Lucia Azzolina, nel corso della sua consueta diretta Facebook del venerdì.
Poi si sofferma sui ventilati allentamenti in vista delle festività natalizie: “Sento ripetere dai notiziari televisivi che c’è un assedio delle Regioni nei confronti del governo per chiedere provvedimenti meno rigorosi. Sia chiaro: la Regione Campania, invece, chiede provvedimenti più rigorosi. Siamo talmente abituati a considerare solo le 3 o 4 Regioni del Centro-Nord che alla fine scambiamo le posizioni di quelle 3-4 Regioni con quelle delle Regioni d’Italia. Non è così. La Campania sostiene una linea di rigore: è contraria al rilassamento, all’apertura della mobilità, a tutte le manfrine a cui stiamo assistendo: ‘Comuni piccoli, Comuni grandi, cosa dobbiamo fare a Natale, alla Vigilia, a Capodanno’ – continua – In queste due settimane noi ci giochiamo il futuro del nostro Paese, cioè in questi giorni, a seconda delle decisioni che prendiamo, stabiliremo se ci sarà un’ecatombe a gennaio oppure no. Continuiamo ad avere 800-900 morti al giorno e riprendiamo la manfrina che abbiamo registrato nel periodo estivo, soprattutto per iniziativa di tante regioni del Nord che stanno pagando oggi il rilassamento avuto nei mesi passati. Oggi abbiamo 140 ricoveri in terapia intensiva in Campania e il doppio dei ricoveri in tante regioni del Nord e del Centro”.
De Luca aggiunge: “Siamo collocati sulla linea di sempre: aprire tutto, ma aprire per sempre, non aprire una settimana, cedere alla demagogia e poi dover richiudere per mesi. Dobbiamo smetterla con la demagogia e con la lamentosità: siamo in guerra e di fronte al mese di gennaio, che è decisivo per due ragioni. La prima è che avremo il picco influenzale a fine dicembre, la seconda è che, se abbiamo una ripresa forte di contagi e una esplosione dell’influenza, non avremo la possibilità di fare le vaccinazioni anti-covid. Se non abbiamo gennaio sotto controllo, a catena avremo un prolungamento del problema dei contagi per mesi e mesi – continua – Dobbiamo avere la forza per essere rigorosi al massimo in questi giorni di feste. Possiamo anche decidere di impiccarci con le nostre stesse mani. Dobbiamo resistere oggi a tutte le spinte demagogiche. E dobbiamo avere il coraggio di dire ai cittadini che quest’anno Natale e Capodanno non esistono. Devono essere giorni di raccoglimento familiare e religioso, ma non possono essere i giorni delle feste normali, altrimenti andiamo al disastro“.
Il politico campano spiega dettagliatamente la sua ordinanza: “Cominceremo a fare filtro da questo fine settimana. Dobbiamo fare di tutto per impedire che in Campania arrivino contagi dalle regioni del Centro-Nord. Siamo tornati alla situazione di maggio. E quindi faremo controlli rigorosi alle stazioni ferroviarie e agli aeroporti, perlomeno controllando la temperatura. Bloccheremo la mobilità anche tra Comuni, è vietato l’arrivo nelle seconde case. Non abbiamo nessuna spinta in Campania. E lo diciamo al governo: siamo per avere il massimo del rigore, non certo il rilassamento. Per il resto, ci sarà il 21 dicembre il dpcm del governo nazionale. Mi auguro che il governo, senza cedimenti alla demagogia di qualche regione del Nord, mantenga ferma la linea del rigore per salvarci all’inizio del 2021“.