“Non mi va più di recitare come prima”. Se non è un addio al cinema questo, è un prolungato arrivederci. Gwyneth Paltrow ha spiegato in un’intervista alla stazione radio Sirius XM che oramai la sacra fiamma della recitazione si è spenta da un pezzo e chissà mai se si riaccenderà. Il click, tra l’altro, sembra avere radici lontane nel tempo. Ovvero proprio quando a 26 anni, nel 1998, vinse l’Oscar come miglior attrice protagonista per Shakespeare in Love. “Penso che quando ti trovi al centro dell’attenzione, sei giovane, e sei trascinata dalle scadenze che si susseguono una dietro l’altra senza riflettere e pensare, e scopri pure che non ami così tanto recitare, ecco in quel momento mi sono chiesta: cosa devo essere? Chi sono? Dove sto andando?”. Ora, qualche maligno potrà pure obiettare che la mancanza di passione per la recitazione si vedeva eccome, appunto, già vent’anni fa, ma la confessione di Gwyneth sembra davvero profonda e sincera. “In quel momento non ero cosciente di quello che succedeva. Oltretutto parte dello splendore nel recitare svanì proprio sotto questo occhio vigile del pubblico rispetto ad ogni cosa che facevo. Non era facile essere una ragazza che subiva i contraccolpi di ogni titolo di giornale, o dell’essere criticata su tutto ciò che facevi, dicevi e indossavi”. Il film che la portò all’Oscar, oltretutto, fu prodotto e distribuito da Harvey Weinstein, il produttore cinematografico della Miramax poi finito travolto delle accuse di molestie e violenze sessuali e per queste condannato a 23 anni di carcere. Tra le accusatrici nel 2017 ci fu infatti anche la Paltrow che nel 1998 era ancora, come dire, ai primi passi della propria carriera. Ricordando quel fatto l’attrice spiegò che il suo fidanzato di allora, Brad Pitt, minacciò più volte Weinstein di smetterla di importunare la fidanzata. L’ultimo ruolo della Paltrow, infine, risale al 2015 quando interpretò assieme a Johnny Depp, Mortdecai. Successivamente è stata Pepper Pots nella serie Avenger: Infinity War e Endgame, e in Spider-Man: Homecoming. Ricordiamo, infine, che la star di Hollywood dal 2008 ha lanciato sul mercato un marchio lifestyle presto divenuto di successo. Goop, infatti, è iniziato come sito web di consigli medici, sulla vita casalinga, sulla bellezza e la moda. Recentemente Goop ha avuto enorme successo nel lancio di sex toys e vibratori con particolare attenzione per tutto ciò che concerne la sfera del sesso anale. Il “Vulva Book”, letteralmente “il libro della vulva”, è già esaurito sul suo sito. Di cosa si tratta? È una vera e propria guida pratica che l’attrice hollywoodiana ha inserito nel suo elenco di idee regalo hot per Natale sul sito Goop, da lei fondato. Così, tra le celeberrime candele e vibratori di tutte le forme e misure, passando per i sex toys da usare da soli o in compagnia, ecco spuntare anche questo libro da colorare (proprio così!). 64 pagine dedicate alla “vulva post-strutturalista” da disegnare, condividere e stampare, all’occorrenza, per “demistificare i genitali femminili“, come recita la descrizione del prodotto.
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