Scienza

Missione Luna, selezionati dalla Nasa i primi 18 astronauti: la metà sono donne. Anche Kock e Meir le prime a passeggiare nello spazio

Al gruppo, ha precisato la Nasa, potranno aggiungersi astronauti di altre agenzie spaziali partner del programma Artemis

Pronti, partenza, via. O quasi. Sono stati però selezionati dalla Nasa 18 astronauti per il programma Artemis promosso dall’agenzia spaziale americana per riportare gli astronauti sulla Luna nel 2024. Mentre la data di una futura missione su Marte è ancora incerta, il programma per l’esplorazione lunare si prepara a partire già dal 2021 e la prima donna e il prossimo uomo a camminare sulla Luna sono fra i 18 appena scelti. Hanno fra 30 e 55 anni, per metà sono donne, comprese Christina Koch e Jessica Meir, le protagoniste della prima passeggiata spaziale al femminile. Dei 18, inoltre, la metà sono veterani, come Joe Acaba e Stephanie Wilson, che hanno volato sullo Space Shuttle, o Kate Rubins e Victor Glover, che attualmente sono a bordo della Stazione Spaziale. L’altra metà non ha mai volato. Al gruppo, ha precisato la Nasa, potranno aggiungersi astronauti di altre agenzie spaziali partner del programma Artemis.

Mentre i primi astronauti diretti alla Luna si preparano ad affrontare l’addestramento, la Nasa è in dirittura d’arrivo per il primo del test dello Space Launch System (Sls), il nuovo potente razzo progettato per le missioni lunari. Se il test andrà bene, il razzo potrebbe essere trasferito in Florida, nel Kennedy Space Center a Cape Canaveral in vista del primo volo senza equipaggio. Nel frattempo la SpaceX sta gettando le basi per i futuri viaggi di astronauti verso Marte e il primo passo sono stati i sette minuti scarsi del primo test in volo della Starship: tutto è andato bene fino a un passo dall’atterraggio, quando la pressione troppo bassa nel serbatoio non ha consentito di ridurre la velocità come sarebbe stato necessario, con un impatto violento che provocato l’esplosione del veicolo. Il test è stato comunque sufficiente a raccogliere dati utili, tanto da spingere Musk a twittare “Marte, arriviamo!”. Progettata per decollare e atterrare verticalmente, la Starship si basa su un sistema completamente riutilizzabile, composto da un razzo e da una capsula per l’equipaggio.