La Germania trascorrerà le feste natalizie in lockdown. La serrata dura, dopo il fallimento della scelta light delle ultime settimane, inizierà mercoledì 16 e terminerà il 10 gennaio. La decisione, nell’aria da giorni, è arrivata al termine dell’incontro tra Angela Merkel e i governatori dei Laender. Oltre a ristoranti, centri sportivi, locali e istituzioni culturali, quindi, chiuderanno anche i negozi e ci sarà una stretta su scuole, asili e parco giochi. Per le feste sarà possibile incontrarsi per un massimo di 5 persone di due nuclei familiari. Nessuna eccezione per Capodanno quando saranno vietati anche fuochi d’artificio.

“Le misure stabilite il 2 novembre del non hanno agito a sufficienza”, si assiste di nuovo ad un aumento dei casi di Covid e “una crescita esponenziale” del contagio, ha spiegato la cancelliera in conferenza stampa. “Sappiamo che il sistema sanitario è già molto affaticato. Serve un’azione urgente”, ha aggiunto. “L’obiettivo resta che si torni alla possibilità di ricostruire le catene di contatto” dopo il tracciamento saltato e che si raggiunga di nuovo un’incidenza di massimo 50 nuovi casi su 100mila abitanti in sette giorni. “Dobbiamo agire e agire in questo momento”, ha affermato Merkel, sottolineando l’importanza di proteggere il sistema sanitario nazionale.

La Germania rischia di diventare, nella pandemia, “il caso in Europa”, “per questo bisogna agire”, ha detto il presidente della Baviera Markus Soeder. “Bergamo è più vicina di quanto non si creda”, ha aggiunto citando la città italiana simbolo dell’emergenza coronavirus. “Per impedirlo dobbiamo agire in modo conseguente – ha detto ancora – Non dobbiamo commettere errori per comodità o per sole ragioni economiche”, ha continuato. Soeder ha sottolineato che la lezione finora imparata è che “quanto più tardi si agisce, tanto più a lungo dura e tanto più gravi sono i danni” anche per l’economia.

“Stamattina non ci sono state lunghe trattative sui dettagli, perché oggi la situazione è diversa. Il coronavirus è fuori controllo. Ecco perché ora abbiamo bisogno di uno sforzo nazionale. Il motto ora deve essere tutto o niente”. La pandemia “è una catastrofe”, ha detto ancora Soeder. Per le categorie colpite dal lockdown, nel contesto degli “aiuti ponte” del terzo pacchetto, il contributo massimo accessibile alle imprese sarà alzato da 200mila a 500mila euro, ha annunciato il ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz. “Dall’inizio della pandemia non abbiamo mai lasciato sole le nostre imprese”, ha sottolineato.

Dalle pagine dello Spiegel, il ministro dell’Interno Horst Seehofer aveva chiesto negli scorsi giorni un lockdown immediato e perfino il capo dello Stato, Frank-Walter Steinmeier, era intervenuto definendo la situazione “serissima”. Al termine di un vertice straordinario tra la cancelliera e i governatori è arrivata la conferma. Alcune aree del Paese si erano già mosse in questa direzione. La grave situazione in Sassonia, dove si rischierebbe il “triage”, secondo quanto ha scritto la Bild, ha imposto la chiusura di scuole, asili e negozi già da subito dopo il weekend.

La pressione sul sistema sanitario della Germania sta aumentando da settimane, a causa dell’impennata dei casi del contagio da Covid, che non sono calati nonostante il semi-lockdown. Nella repubblica federale che ha attraversato in modo esemplare la prima ondata della pandemia, gli ospedali sono ora in affanno, con le terapie intensive che continuano a riempirsi. “Mi dispiace di cuore ma se il prezzo sono 590 morti al giorno non è accettabile”, ha detto Merkel in un discorso dall’inedita intensità emotiva pronunciato tre giorni fa al Bundestag, dove è arrivata a mettere in guardia da una condotta che potrebbe portare “all’ultimo Natale coi nonni”. Anche il presidente del Robert Koch Institut, Lothar Wieler, è stato categorico: “La situazione nell’ultima settimana è peggiorata. Non viaggiate se non indispensabile, festeggiate in modo virtuale”, l’appello senza giri di parole.

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