“Un giorno, durante il lockdown di marzo, mentre stavo vicino a mio fratello mi sono accorto che era troppo giù di morale, sembrava essere caduto in depressione. Così mi sono detto che era giunto il momento di fare qualcosa per lui”. Dario Leo ha 37 anni, è un grafico e vive a Bellizzi, in provincia di Salerno. Da otto mesi si allena ogni giorno per raggiungere il suo obiettivo: correre la maratona di New York del 2021 spingendo la carrozzina di suo fratello Franco, 51 anni appena compiuti, con tetraparesi spastica dalla nascita.

Il lockdown è stato il periodo più duro, “soprattutto per chi, come mio fratello, senza l’aiuto di qualcuno non può fare davvero nulla – racconta Dario a ilfattoquotidiano.it –. Quando gli ho parlato per la prima volta della nostra idea lui mi ha guardato come per dire ‘Chi vuoi prendere in giro?’”, sorride. Da quel giorno, però, Franco ha cambiato espressione: “Ora lotta per qualcosa, ha un motivo per cui impegnarsi a fondo”.

Il progetto lanciato da Dario si chiama ‘Sogno Attivo’ e nasce da un sogno (appunto) chiuso in un cassetto per molti anni di Franco, quello di viaggiare, prendere l’aereo, correre: “Purtroppo Franco non può farlo da solo perché tetraplegico dalla nascita. Per questo ci siamo noi”. Sulla piattaforma online sono arrivate donazioni da commercianti e amici del comune salernitano, ma anche dai comuni limitrofi, da altre zone d’Italia. “Siamo alla ricerca di uno sponsor che ci accompagni in questa avventura. Ma anche se non arriverà noi partiremo lo stesso”. Grazie al suo amico Nicola Mongelli, l’appello di Dario è stato raccolto anche da diversi personaggi dello spettacolo che hanno pubblicato un video sui propri canali social a supporto dell’impresa.

Un artigiano di Reggio Emilia sta lavorando alla carrozzina tutta speciale per permettere a Franco di partecipare alla maratona, spinto da suo fratello. “Franco ha una seduta un po’ particolare, ha sempre le gambe incrociate, si piega sul lato sinistro, quindi aveva bisogno di una carrozzina su misura per lui – spiega Dario –. Quando faremo allenamento e parteciperemo alle varie maratone dovrà stare diverse ore sulla carrozzina. È giusto che stia comodo, il sacrificio è anche suo”.

Dario si allena tutti i giorni, ogni mattina, prima di andare al lavoro. “Non è facile per me, perché sono stato sempre uno sportivo, ma non a questi livelli”. Ha un piano alimentare su misura, viene seguito da un coach e da uno studio di fisioterapia. “In questo periodo alterniamo allenamenti di corsa a quelli di bici – spiega l’allenatore che lo sta seguendo, Enzo Fasano –. Per la corsa facciamo 3-4 sedute a settimana. Va considerato poi che Dario dovrà spingere la carrozzina di Franco: alleniamo anche la parte superiore del corpo, per potenziare la muscolatura – continua –. Ho promesso a Franco e Dario che sarò al loro fianco quel giorno a New York – ci racconta –, così ho ripreso ad allenarmi anch’io per sostenerli fino al traguardo”.

L’idea, la forza di volontà, l’entusiasmo di Dario e Franco stanno dando coraggio anche ad altre famiglie in situazioni simili. “Siamo stati contattati da diverse zone d’Italia: ci hanno chiesto di aggiungersi al gruppo e di poter partecipare alla maratona e ai prossimi eventi sportivi in Italia – spiega Dario, con orgoglio –. Vogliamo diffondere lo sport tra i ragazzi con disabilità, il nostro messaggio è per loro: mai arrendersi, e soprattutto mai lasciarsi andare alla tristezza e alla solitudine: lo sport unisce”. Lo Stato, a questo proposito, dovrebbe essere “più presente per queste persone che hanno la voglia di cimentarsi in imprese a loro impossibili da raggiungere. Ma solo sulla carta”.

Franco ha scoperto anche la passione per l’arte. “Realizza quadri con l’aiuto del mouse, che muove con la testa”, spiega Dario. Ma appena “inizieremo ad allenarci assieme, sicuramente la sua quotidianità cambierà”. La maratona di New York, il più celebre evento di massa sportivo del mondo, dopo la cancellazione dell’edizione numero 50 nel 2020 a causa del covid è ora programmata per il 7 novembre del 2021. “Saremo pronti. Verrà con noi anche mio fratello Renato, che mi aiuterà con Franco, un videoreporter e chiunque voglia accompagnarci in quest’avventura”.

Per prepararsi alla maratona di New York i due fratelli campani parteciperanno a quelle di Napoli, Roma, Milano. E non hanno intenzione di fermarsi. Ma quando chiediamo a Dario quale sarà la sua emozione dall’altra parte dell’oceano lui risponde così: “Come sarà? Il giorno più bello della nostra vita – conclude –. La mia e quella di Franco”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Confcommercio: a Natale un italiano su 4 non farà regali. “È più una scelta che una necessità, pesa l’impossibilità di scambiarli con amici e parenti”

next
Articolo Successivo

Inglese, lo spauracchio degli italiani. Eppure non è una minaccia, ma una possibilità

next