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Regali di Natale sostenibili: entrare in un Gas o piantare un albero, la guida ai doni alternativi

Invece di contribuire a creare montagne di rifiuti, tra imballaggi e cibo non consumato, orientiamoci a scegliere prodotti virtuosi e originali regali autoprodotti. Con un occhio alla salute, anche del nostro Pianeta

di Vita&Salute per il Fatto

Montagne di rifiuti, aumento di smog e traffico cittadino, fiumi di cibo sprecato, alimenti ipercalorici e zuccherati: anche il Natale ha il suo lato oscuro. Un lato consumistico che ha cambiato nel tempo le nostre abitudini, avvicinandoci sempre più all’eccesso e al superfluo. Se il 2020 è stato un anno di ripensamenti sulle cose davvero importanti nella propria vita, questo Natale può rappresentare l’occasione perfetta per iniziare col piede giusto un nuovo 2021, all’insegna della sostenibilità e del rispetto per la Terra. Buone pratiche e momenti da condividere con i propri cari per sperimentare delle festività che limitano gli sprechi e creano al contempo tanti importanti attimi di cura verso il Pianeta.

Economia solidale – Non è poi così difficile andare controcorrente. Per esempio, tutti le bevande e i cibi comprati per imbandire le tavole dei cenoni possono provenire da centri della nuova economia solidale e naturale che sempre più si sta diffondendo nel nostro Paese: filiere locali ad alta qualità e a un prezzo giusto sia per il produttore, che per le tasche del consumatore finale. Il trucco per riuscire agevolmente in questo obiettivo sta nel pianificare le proprie scelte di acquisto almeno una settimana prima, per non ricadere nelle corse dell’ultimo momento verso i centri commerciali e i supermercati della grande distribuzione organizzata.

Allora dove comprare? I mercati rionali e contadini che spesso sono nell’oblio, rappresentano invece un’ottima soluzione. Per mettere in borsa un cibo da agricoltura naturale, di stagione, a km0, con pochi imballaggi, e senza pesticidi, si può andare in uno dei mercati contadini della rete “terra/TERRA” e “Genuino Clandestino”. Sono a Roma e sparsi su tutto il territorio nazionale, e quello più vicino a casa si può trovare sul sito.

Basta una pianificazione solo di qualche giorno se ci si rivolge a uno dei centri della rete commerciale “LAlveare che dice Sì”: un negozio virtuale di acquisto diretto tra produttori locali e consumatori, per avere a casa frutta e verdura a km0, prodotti caseari, bevande, detersivi e prodotti cosmetici. Facile e comodo: si ordina on line e si prende la propria cassetta presso il punto di distribuzione o si opta per la consegna a domicilio.

Entrare in un Gas – Virtuoso e appagante è anche il percorso che permette di entrare in un Gas, ovvero un Gruppo di acquisto solidale. I Gas favoriscono le piccole aziende e cooperative agricole, privilegiano i prodotti a km0 di qualità provenienti da agricoltura biologica e puntano ad abbattere il costo attraverso acquisti di gruppo pianificati e in grandi quantità. Per potere entrare in uno di questi gruppi si può consultare l’elenco completo sul sito della Rete italiana dell’economia solidale (Ries): www.economiasolidale.net.

Una novità per il 2021 è l’apertura di Open Food Network Italia. Stefano Caffari, ricercatore nel campo dell’economia solidale e dei sistemi agro-alimentari, e tra i principali promotori dell’iniziativa, ci spiega di cosa si tratta. “È una piattaforma cooperativa di e-commerce, finanziata dal basso attraverso campagne di crowdfunding, ovvero grazie alla raccolta fondi donati da cittadini sostenitori. Sul sito sarà possibile fare la spesa ordinando prodotti genuini e naturali direttamente da piccole e medie imprese virtuose localizzate su tutto territorio nazionale”.

Senza scatole – Una consapevolezza negli acquisti da avere anche nei riguardi del sistema di imballaggio, trasporto delle merci e gestione dei rifiuti. È proprio il periodo natalizio quello in cui siamo purtroppo abituati a vedere scatole e bustoni stracolmi lungo tutte le strade. Non si tratta certo di sacchi pieni di regali abbandonati per sbaglio da Babbo Natale, ma di quantità immense di rifiuti. Considerando solo la carta e il cartone, finiscono nei cassonetti circa 75mila tonnellate di rifiuti (fonte Sole 24 ore). Alessio Ciacci, uno dei maggiori esperti in Italia per la gestione e la riduzione a monte dei rifiuti, ricorda: “Nel mese di dicembre si assiste ogni anno a un aumento nella produzione di rifiuti. I maggiori consumi che il periodo di fine anno comporta, produce anche questo effetto. Ma è davvero indissolubile la relazione tra maggiori consumi e produzione dei rifiuti? Tra regali e imballaggi? Tra affetto, festeggiamenti e impatti negativi ambientali? Assolutamente no. Ci sono infiniti modi per goderci il periodo di festa, coltivare gli affetti e le amicizie senza riempire il nostro pianeta di scarti. Facciamo che le nostre prossime festività siano un pieno di affetto e amicizia, ma non un pieno di rifiuti, che possiamo ridurli facendo un gesto anche più originale”.

Per esempio, si può fare la spesa o comprare dei regali in una bottega dello sfuso, come nel caso della catena “Il Negozio Leggero”, dove fare acquisti bio di alta qualità e senza imballaggi, con un risparmio che oscilla tra il 20% e il 40%. Un modo per far sì che sotto l’albero vi siano solo doni e non una montagna di rifiuti. Ma per saperne ancora di più possiamo rivolgerci all’associazione “Road to green 2020”, fondata dalla giornalista Barbara Molinario, che ha diffuso una serie di consigli per diminuire la produzione di imballaggi a casa durante Natale: “Per le cene e i pranzi vanno evitate le stoviglie di plastica usa e getta. Meglio optare per tutto ciò che è lavabile o dove non sia possibile ad alternative compostabili, come quelle realizzate a partire dagli scarti delle mele. Al posto delle vetrofanie in plastica sono preferibili i decori da appendere alle finestre in materiali come legno, metallo, carta, lana, meglio ancora se da riciclo creativo. Hanno il vantaggio di essere riutilizzati più volte e si possono realizzare insieme ai bambini. Infine, è consigliabile sempre incartare i regali con buste riutilizzabili o con carta riciclata e riciclabile: stiloso e green!”.

Regali fai da te: belli, economici e utili – Tanti sono i possibili regali, alternativi alla grande distribuzione organizzata. Con l’autoproduzione domestica si possono fare splendidi pensieri ai propri cari, dimostrando che l’attenzione per loro è stata superiore al gesto veloce di un qualsiasi acquisto poiché si è regalato tempo e attenzione, con minore impatto ambientale. Un sapone fatto in casa, una crema mani, un aceto alle spezie, sono semplici soluzione per immense soddisfazioni.

– Per gli amici appassionati di cucina si può pensare a una boccetta di olio extravergine d’oliva aromatizzato al peperoncino, da realizzare facendo macerare 3 peperoncini in 500 ml di olio per 21 giorni in un barattolo di vetro coperto da una garza. Trascorso il tempo si filtra il tutto per eliminare la parte solida e si appone un’etichetta con scritto: “Da usare con parsimonia per non trovarsi con la bocca in fiamme”.

– Un regalo ambito anche dai più piccini è il preparato per la cioccolata calda, da fare con 100 g di cioccolato fondente triturato, 60 g di zucchero di canna, 50 g di cacao amaro in polvere, 50 g di fecola di patate e 1 cucchiaio di cannella in polvere. Tutti ingredienti da inserire a strati con attenzione in un barattolo di vetro, per creare un divertente effetto zebrato, invitante anche alla vista. Se ne usa un cucchiaio per persona, da sciogliere in una bella tazza di “latte” vegetale scaldato in un pentolino. Trattandosi di tutti ingredienti secchi la scadenza è di almeno 2 mesi.

– Per stupire la mamma o la suocera si può pensare a un siero viso antirughe: all’interno di una bottiglietta di vetro scuro si travasano 50 ml di olio di Argan, con proprietà rigeneranti e 50 ml di acqua di rose, rinfrescante e profumata. Dopo aver agitato la lozione, la si applica su viso, collo e décolleté, con movimenti circolari e picchiettii delicati, fino al completo assorbimento. Si conserva per due mesi a temperatura ambiente.

– Uno scrub corpo semplicissimo da fare prevede solamente di unire mezzo bicchiere di olio di mandorle con mezzo bicchiere di sale fino integrale in un recipiente a chiusura ermetica.

– Con la manica di un vecchio maglione si può fare un bel regalo natalizio, come per esempio uno scalda-collo, utilissimo nelle giornate fredde per chi va in bicicletta o in motorino. Basta tagliare una manica e applicare sul polsino un bel bottone e sull’altra estremità il relativo occhiello, in modo da poter agganciare lo scaldacollo.

Come dono per gli amici che amano dedicare molto tempo alla cura della propria casa si può pensare a un profumatore per ambienti. Servono due soli componenti: 100 ml di alcol alimentare e 30 gocce di un olio essenziale a piacere, come quello di arancio amaro, da miscelare in una bottiglietta di vetro scuro. Infine, si inseriscono all’interno 5 bastoncini di legno, come quelli da cucina per fare gli spiedini. Serviranno da vettori per far fuoriuscire la fragranza dalla bottiglietta. L’effetto dura circa un mese. Ogni tre giorni basterà girarli per diffondere il meraviglioso profumo nell’aria.

Pianta un albero – “Mai come in questo momento è importante scegliere di donare la sostenibilità, come una pianta o un albero; o la piantumazione di alberi nelle piattaforme che organizzano questi interventi costruendo parchi o foreste”, consiglia Alessio Ciacci. Per esempio, Treedom.net permette di comprare un albero, di regalarlo e poi di seguire la sua crescita futura con una spesa minima di € 14,90. A oggi, circa un milione di piante sono state donate a progetti agroforestali che favoriscono la biodiversità e un uso sostenibile delle risorse, con un coinvolgimento attivo e un sostengo economico anche alle comunità rurali che si prenderanno cura degli alberi. Tra le piattaforme internazionali segnaliamo WeForest.org, la Ong che ha interrato circa 30 milioni di alberi in tutti i continenti. Strumenti che aiutano a compiere un gesto piccolo e bello, perché come diceva Confucio “Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento migliore è adesso”.

Articolo di Lucia Cuffaro, presidente Movimento per la decrescita felice
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