Televisione

Verissimo, Elisabetta Franchi: “L’ho seppellito e sono tornata in azienda, mi sono violentata”. Silvia Toffanin scoppia in lacrime

La stilista è stata ospite dell'ultima puntata di Verissimo e ha ripercorso tutta la sua vita, parlando a cuore aperto delle tragedie che l'hanno segnata, come la morte del suo primo marito, Sabatino Cennamo

“Una malattia inaspettata me l’ha portato via in sei mesi. Ginevra aveva sei mesi, ci eravamo sposati un anno prima. Ho fatto degli show per non fargli capire che stava morendo. Gli nascondevo anche la morfina. Io non l’ho ancora pianto questo uomo, perché anche piangere è un lusso. Il giorno dopo che l’ho seppellito sono tornata in azienda, mi sono violentata”. Non è riuscita a trattenere le lacrime Silvia Toffanin durante il toccante racconto di Elisabetta Franchi. La stilista è stata ospite dell’ultima puntata di Verissimo e ha ripercorso tutta la sua vita, parlando a cuore aperto delle tragedie che l’hanno segnata, come la morte del suo primo marito, Sabatino Cennamo.

“Era l’amministratore delegato dell’azienda dove lavoravo. È stato il primo uomo che mi ha preso per mano. Mi diede 50milioni delle vecchie lire e io aprii il mio primo atelier. Lì nacque il noi, 17 anni spettacolari insieme – ha raccontato Elisabetta Franchi-. Oggi c’è Alan nella mia vita, è stato il mio primo fidanzatino. Dal nostro amore è nato Leone, sono innamorata pazza. È il mio rifugio”.

La stilista ha poi ricordato anche la sua infanzia difficile, un passato che l’ha segnata per sempre: “Vengo da una famiglia molto umile mi sono mancati dei valori fondamentali. Io sono la quarta di cinque figli, con tre padri diversi. Mia madre ci ha privato della parola papà a tutti e cinque. Si sceglieva uomini sbagliati. Non le perdono che dai 5 a 12 anni, è stata con un uomo alcolista che la picchiava tutti i giorni – ha spiegato -. Carabinieri un giorno sì e un giorno no. Ci mancava il cibo nel frigo, ci staccavano la luce. Io e i miei fratelli scappavamo di casa perché lui ci voleva picchiare e dormivamo sugli argini del fiume. Lui voleva sfondare la porta della casa e bruciare me e loro. Quando è morto il mio primo marito Sabatino, il giorno dopo ho sbattuto in faccia a mia madre tutto quello che non le avevo detto da ragazzina”.